Ddl concorrenza e concessioni spiagge, si vota lunedì 30 senza la fiducia

Quindici associazioni dei consumatori premono per l'approvazione ma il sindacato dei balneari insiste per l'indennizzo. Draghi tira dritto

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Roma - Sarà discusso e votato dall’Aula del Senato lunedì prossimo, 30 maggio, il Ddl sulla concorrenza 2021. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, come riferito al termine della riunione dall’esponente di Cal, Emanuele Dessì. Il senatore ha riferito che il provvedimento dovrebbe essere esaminato senza ricorso alla fiducia.

“Sul Ddl Concorrenza stiamo assistendo ad un teatrino delle forze politiche davvero avvilente. Ritardarne l’approvazione può mettere a rischio l’intero impianto della politica economica legata al Pnrr e i fondi del Recovery su cui l’Italia fa affidamento per superare la crisi dovuta alla pandemia e alla guerra in Ucraina”, cosi in una nota i rappresentanti di 15 Associazioni di Consumatori tra cui Udicon, Codacons, Assoutenti, Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori, Mdc, Confconsumatori, Adusbef, Cittadinanza, Casa del consumatore, Adoc, Federconsumatori, Assoconsum, Ctcu, Altroconsumo, Utenti TV.

 “Il provvedimento è bloccato da dicembre in Commissione al Senato e, malgrado numerose riunioni svolte tra il Governo e le forze politiche di maggioranza, non si riesce a trovare la quadra. Tutto questo è ingiustificabile. Il disegno di legge che contiene norme specifiche sui servizi pubblici locali, energia, trasporti, rifiuti, informazioni utili sull’avvio di un’attività imprenditoriale e sulla vigilanza del mercato va approvato al più presto”. 

“Come Associazioni di Consumatori ci aspettavamo più coinvolgimento da parte di Governo e Parlamento nella discussione di questo provvedimento così importante per i cittadini. Ma come succede ogni volta che si tenta di aumentare il livello della concorrenza, le forze politiche che appoggiano il Governo tirano in ballo interessi di parte e di categoria che inevitabilmente riaccendono lo scontro politico e finiscono per rallentare l’iter di norme vitali per i cittadini”. 

“Il disegno di legge Concorrenza - concludono i parlamentari M5s- e’ un testo di legge chiave nel cammino del Piano nazionale di ripresa e resilienza: con l’articolo 2 scriviamo la parola fine alla cristallizzazione di un intero comparto come quello dei balneari. Con il nuovo corso ci saranno piu’ margini di crescita e garanzie per tutti. Lavoratori inclusi”.

Quello delle concessioni balneari è il nodo del Ddl Concorrenza. Se la Commissione europea nel rapporto sull’Italia ha nuovamente messo in guardia il nostro Paese rispetto alla “significativa perdita di entrate” causata dalle attuali “concessioni rinnovate automaticamente per lunghi periodi e con tassi al di sotto dei valori di mercato”, all’interno della maggioranza sono state Lega e Forza Italia a spingere per un’ulteriore proroga delle concessioni senza gare d’appalto. 

"In attesa dell'ufficialità, riteniamo che l'indennizzo per gli investimenti fatti e per l'avviamento delle aziende sia un atto dovuto da parte del governo" perché "chiunque subentrerà alle attuali concessioni avrà il vantaggio di avere un'attività già avviata, una clientela". Così Salvatore Trinchillo, vicepresidente del sindacato italiano Balneari, in merito alle proposte dell'esecutivo per sbloccare il ddl Concorrenza.