Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? La classifica

Tre i parametri che incidono sui costi: grandezza dell'apparecchio, classe energetica e tempo di utilizzo

Bollette alle stelle: è caccia ai metodi per evitare stangate, fra iniziative messe in campo dagli enti pubblici e limitazioni imposte (o autoimposte) all'interno di condomini e abitazioni private. Fra i consigli per risparmiare ci sono anche quelli riguardanti un uso più corretto degli elettrodomestici. Dall'utilizzo della modalità stand-by alla sfruttamento più attento delle "fasce protette" in cui le tariffe a consumo sono soggette a sconti. Ma quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? Vediamolo con l'aiuto di Selectra, il servizio di comparazione fra fornitori di luce, gas, telefonia e collegamento internet.

Quali caratteristiche incidono sui consumi

Sono tre i parametri che incidono sui consumi degli elettrodomestici: la grandezza dell'apparecchio, la classe energetica e il tempo di utilizzo. Più il dispositivo è grande, maggiori saranno i consumi. Molto importante è la questione classe energetica. Più la classe energetica è bassa, in una scala che va da A (consumi minimi) a G (consumi massimi), più alti saranno i consumi. Sulle etichette applicate all'interno dei negozi le classi energetiche sono indicate anche dai colori: dai toni di verde riservati alle classi di consumo più basso fino ai toni di rosso utilizzati per le classi di consumo più alto. Questione tempo, infine: anche su questo fronte l'equazione è piuttosto semplice: meno vengono utilizzati gli elettrodomestici, meno energia si consumerà. C'è infine il dettaglio della manutenzione: una corretta manutenzione degli apparecchi consente di ridurre notevolmente i consumi.

La classifica degli elettrodomestici per consumo

Questa, secondo Selectra, la graduatoria di elettrodomestici per consumi. 

  1. forno elettrico
  2. lavatrice
  3. vasca idromassaggio
  4. ferro da stiro
  5. lavastoviglie
  6. stufa elettrica
  7. aspirapolvere
  8. asciugacapelli

Il podio

Davanti a tutti c'è il forno elettrico i cui consumi dipendono dalla temperatura di cottura: più è alta, maggiori saranno i consumi. Utilizzare la modalità forno "ventilato" fa ridurre il tempo di cottura e quindi limita i consumi. E' determinante la temperatura - in questo caso di lavaggio - anche per quanto riguarda la "medaglia d'argento" degli elettrodomestici energivori, la lavatrice. Temperature di lavaggio più basse permettono consumi ridotti. Per esempio un lavaggio a 40° permette di risparmiare circa il 30% dell'energia rispetto a un lavaggio a 60°. Al terzo posto un elettrodomestico che, al contrario di forno e lavatrice, non si trova nelle case di tutti gli italiani. Il consumo energetico della vasca idromassaggio dipende dal tempo di utilizzo ma anche dal modello che si sceglie. L’energia assorbita in un’ora può arrivare a 2,5 kWh.

Gli altri

Il ferro da stiro consuma di più nella fase di accensione: una volta raggiunta la temperatura di utilizzo i consumi si riducono. Come risparmiare utilizzando questo elettrodomestico? Riducendo i tempi di impiego, evitando quindi di stirare gli indumenti che possono farne a meno. Sui consumi della lavastoviglie incide molto la classe energetica del dispositivo: più è alta (nella scala da A in giù), più i consumi saranno ridotti. I programmi di lavaggio rapidi delle lavastoviglie di nuova generazione portano a consumare 1 kWh. Un consiglio per risparmiare? Abbandonare l'asciugatura con aria calda: per far asciugare le stoviglie è sufficiente aprire la lavastoviglie quando ha terminato il suo ciclo di lavaggio.

Le stufe elettriche assorbono una potenza compresa tra i 1500 W e i 2000 W (2 kWh). Sono diminuiti, invece, in tempi recenti, i consumi energetici degli aspirapolvere dopo che dal settembre 2017 l'Unione Europea ha vietato la vendita dei modelli oltre i 900 W. Il fon, infine: in questo caso, più sarà potente, più diminuirà il tempo necessario ad asciugare i capelli.