Innovazione e sostenibilità: la ricetta di Ratti contro la crisi

Il gruppo tessile comasco affronta l’uragano Covid confermando il piano degli investimenti

La tessitura Ratti: nel 2020 il gruppo ha perso il 38% del fatturato

La tessitura Ratti: nel 2020 il gruppo ha perso il 38% del fatturato

Guanzate (Como) -  Sarà in grado la seta di sopravvivere allo tsunami Covid? Se lo chiedono gli industriali tessili comaschi costretti, dopo anni di relativa tranquillità, a fare i conti quello che è già stato definito l’annus horribilis per la seta in tutto l’Occidente. Con i confini chiusi, gli aerei a terra e il commercio mondiale tornato ai volumi di trent’anni fa, a risentirne è stato anche il settore dell’alta moda che si rifornisce da queste parti per il 90% della sua produzione. Un contraccolpo durissimo per aziende simbolo come il Gruppo Ratti, che nel 2020 ha lasciato sul tavolo il 38,7% dei ricavi, passando da 116 a 71 milioni di euro di fatturato e riuscendo a chiudere lo stesso in utile solo grazie alla propria solida posizione finanziaria e a un poderoso piano di investimenti, proseguito nonostante la crisi. L’unico modo per salvaguardare l’occupazione a rischio in tutto il comparto tessile non appena verrà meno la moratoria sul blocco dei licenziamenti.

«Il Covid ha determinato il forte rallentamento dei consumi di moda-abbigliamento – spiega l’amministratore delegato, Sergio Tamborini - I nostri stabilimenti sono rimasti chiusi nel mese di marzo 2020 e siamo tornati a produrre solo da maggio. Abbiamo registrato una diminuzione del 38,7% e i volumi realizzati non hanno permesso il normale assorbimento dei costi delle strutture aziendali. Per questo è stato necessario ridurre le voci di spesa e ricorrere agli ammortizzatori sociali. Questi interventi ci hanno permesso di far fronte al calo di fatturato realizzando un Ebitda del 7,6% e un risultato di esercizio positivo per mezzo milione di euro". La ripresa del settore moda è legata alla stabilizzazione della situazione sanitaria. "Non abbiamo modificato i nostri obiettivi strategici di medio termine – conclude Tamborini – Vogliamo rafforzare la nostra presenza su alcuni segmenti di mercato e diversificare la gamma offerta. Al contempo proseguiremo con gli investimenti programmati sul fronte dell’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale".