Case più grandi e sempre meno care: il business con gli alloggi all’asta

Negli ultimi tre anni il 40% in più dei lombardi ha cercato l’appartamento tra quelli da assegnare. Il mercato degli immobili pignorati è arrivato al 25%. E il risparmio supera il 66%

Asta giudiziaria

Asta giudiziaria

Milano - ​Il 40% in più dei lombardi cerca casa tra le offerte all’asta. Che non si tratti solo di passatempo o curiosità lo certifica un dato: nel 2022 il peso del mercato rispetto a quello libero ha sfiorato il 25%. Il prezzo all’asta è diventato sempre più conveniente, nonostante sia cresciuto in Lombardia in media di 3.000 euro.

Se prima della pandemia per un’abitazione di un centinaio di metri quadrati si partiva da una base di 73.880 euro, nell’ultimo anno a parità di dimensione il valore è salito a 76.893. Eppure il risparmio rispetto al mercato libero è diventato più significativo: nel 2019 un immobile assegnato per asta pubblica costava il 57,2% in meno, oggi il 66,3%.

Secondo Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it (portale leader in Italia nel settore) il mercato delle aste negli ultimi tre anni ha visto una crescita significativa. In Lombardia le visualizzazioni medie per annuncio sono aumentate del 41%. La maggior parte degli immobili da assegnare alla migliore offerta sono appartamenti (81%). Ma rispetto al periodo pre-Covid sono cresciuti gli annunci riguardanti le ville, che rappresentano il 10% del totale (nel 2019 era il 4%). L’88% delle abitazioni sono in buono stato, pronte per essere abitate senza richiedere interventi di manutenzione necessari.

Per quanto riguarda le dimensioni, quasi un quarto ha più di cinque locali, il 22% è rappresentato invece da trilocali. La superficie media in Lombardia è di 101 metri quadrati, una decina in più della metratura media di quelle in vendita sul mercato libero dove servono più di 226mila euro per diventare proprietari (20mila in più di tre anni fa).

La ricerca di case all’asta pubblica è cresciuta soprattutto nella Bassa: a Mantova la variazione della visualizzazione media degli annunci è aumentata del 151% negli ultimi tre anni. Più che raddoppiata anche a Lodi (+131,3%), con Cremona (+91,3%) e Pavia (+72,2%) che completano insieme a Monza (+88,3%) il quadro delle province lombarde più interessate dalla crescita della domanda. 

Il peso degli immobili da assegnare mediante offerta pubblicato rispetto al mercato libero è cresciuto ovunque con due eccezioni: Mantova scesa dal 17,8% al 2,6% e Milano, che passa nel triennio dal 29 al 21%. Gli incrementi più significativi si registrano invece a Bergamo - dal 16,5 al 25% - a Cremona - dal 19 al 29,4% - e a Monza, che sale dal 30,4 al 47,3%: in Brianza una casa su due si compra all’asta.