Riecco le cartelle esattoriali. Scadenze, pagamenti, rate: cosa accadrà dall'1 settembre

Stop al blocco dell'attività di notifica

Dall'1 settembre riprende l'attività d'invio delle cartelle esattoriali

Dall'1 settembre riprende l'attività d'invio delle cartelle esattoriali

Un ritorno ben poco gradito. Dall'1 settembre, mercoledì prossimo, a meno di dietrofront dell'ultim'ora da parte del governo che al momento non sembrano all'orizzonte, scadrà la sospensione della notifica delle cartelle esattoriali. Lo stop all'invio della documentazione era stato dato nel marzo del 2020, con il decreto "Cura Italia", approvato dall'allora governo Conte nelle prime fasi della pandemia con l'obiettivo di garantire un po' di respiro a privati, esercizi commerciali e attività industriali, soprattutto quelle piccole, in difficoltà con l'avvio delle limitazioni imposte per contenere la diffusione della pandemia.

Cartelle esattoriali: cosa accadrà dall'1 settembre

Nel corso dei mesi il provvedimento è stato più volte rinnovato. L'ultima proroga è stata sancita con il decreto Sostegni bis di quest'anno, stavolta opera dell'esecutivo Draghi, che ha spostato la scadenza dal 30 aprile al 31 agosto. Ma quante sono le cartelle esattoriali - multe, sanzioni e debiti fiscali - rimasti nei cassetti dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione? Sessanta milioni, secondo una stima effettuata dal movimento Autonomi e Partite Iva. Sul numero, però, non c'è unanimità. Il conto di 60 milioni, rilanciato in diverse occasioni anche dal segretario della Lega Matteo Salvini, in prima linea nel chiedere una nuova moratoria, arriva dalla somma (forse rivista al rialzo) fra le cartelle esattoriali che solitamente vengono inviate in un anno, circa 15 milioni e quelle arretrate alla fata dello stop alla spedizioni (si parla di una ventina di milioni). A quanto sembra l'Agenzia delle Entrate inizierà a mandare ai contribuenti italiani prima le cartelle più vecchie, a rischio prescrizione.

Oltre alle cartelle esattoriali, sempre dall'1 settembre, riprenderà anche l'attività di pignoramento dei beni, procedure esecutive e pignoramento presso terzi ai cittadini che presentano dei debiti nei confronti dello Stato. 

Quanto tempo ci sarà per effettuare i pagamenti

I contribuenti che riceveranno le prime cartelle esattoriali avranno un mese di tempo per effettuare i pagamenti. Le somme dovute allo Stato o agli enti locali che rientravano nel periodo della sospensione dell'attività di invio dovranno essere sborsate entro il 30 settembre del 2021, giorno che coincide con la nuova tappa del percorso delle rate della pace fiscale. Sarà possibile anche rateizzare questi pagamenti. La domanda di rateizzazione, se si vuole evitare di saldare il conto in un'unica soluzione, dovranno essere presentate entro il 30 settembre di quest'anno. 

Chi, al momento della cessazione dell'attività di notifica, aveva un piano di rateazione attivo ha due opzioni: versare tutte le rate non pagate entro il 30 settembre oppure pagare le rate che impediscono la ripresa delle procedure di recupero evitando la decadenza dal piano, che scatta in presenza di dieci rate non pagate (prima erano cinque).

Le altre scadenze

Ma quali sono le altre scadenze fiscali in avvicinamento, in particolare per i soggetti che abbiano aderito ai piani Rottamazione-ter e Saldo e stralcio? Questi soggetti hanno più tempo per pagare le rate scadute, un "vantaggio" che vale però solamente solo per chi è in regola con le rate 2019 e non ha ancora pagato, interamente o parzialmente, quelle scadute nel 2020 e nel 2021. 

Il 31 agosto 2021 è previsto il pagamento della rata in scadenza il 31 maggio 2020 della "Rottamazione-ter" e della "Definizione agevolata delle risorse UE", 

il 30 settembre 2021 il pagamento della rata in scadenza il 31 luglio 2020 della "Rottamazione-ter", del "Saldo e stralcio" e della "Definizione agevolata delle risorse UE",

il 31 ottobre 2021 il pagamento della rata in scadenza il 30 novembre 2020 della "Rottamazione-ter" e della "Definizione agevolata delle risorse UE",

il 30 novembre 2021 di tutte le rate 2021: quelle della "Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE", scadute il 28 febbraio, il 31 maggio e il 31 luglio 2021 e quelle del "Saldo e stralcio" scadute il 31 marzo e il 31 luglio 2021.

Tutte queste scadenze prevedono i cinque giorni di tolleranza introdotti attraverso l'articolo 3 del decreto legge 119 del 2018.

Come effettuare i pagamenti

Chi deve saldare questi debiti può utilizzare i bollettini della "Comunicazione delle somme dovute" arrivati con l’adesione alle misure di definizione agevolata, anche se i versamenti vengono effettuati in date differenti. Chi ha smarrito i bollettini può chiederne una copia attraverso l'apposito servizio sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.