Corsa ai bunker sotto casa: in 25 giorni oltre 700 richieste a due aziende lombarde

Dall'inizio del conflitto in Ucraina boom di domande per rifugi a prova di radiazioni e bombe. Chi li chiede, dove si possono realizzare (meglio giardino o cantina?) e quanto costano

Il rifugio di via Luini a Milano

Il rifugio di via Luini a Milano

L'incubo nucleare alimenta la paura e la richiesta di trovare rifugi sicuri in caso di radiazioni. Con il perdurare del conflitto in Ucraina cresce il numero di italiani che cerca un rifugio sicuro da possibili contaminazioni chimiche o nucleari, ma anche rispetto a ipotetici bombardamenti. Sono così aumentate a dismisura negli ultimi 25 giorni, le richieste di costruzione di bunker 'civili' arrivate da tutta Italia a due ditte Lombarde, una già attiva nel settore, la mantovana Minus Energie, e una che si sta specializzando, Etica Costruzioni nel pavese, proprio "per rispondere alle continue richieste ricevute". I numeri la dicono lunga. "In 22 anni abbiamo realizzato una cinquantina di interventi, tra nuovi rifugi e adattamenti. Adesso, in 25 giorni, ci sono arrivate oltre 700 richieste di informazioni o di chi vuole completare il lavoro iniziato anni fa" spiega Giulio Cavicchioli, rappresentate legale della Minus. 

I potenziali clienti

A chiamare è gente normalissima, tra i 50 e i 60 anni. All'azienda pavese di Casella e Locata, spiega il responsabile commerciale Vittorio Paoletti, non sono arrivate richieste stravaganti da parte di vip, ma da persone che vorrebbero essere più tranquille se qualcosa dovesse accadere in futuro anche in Italia. E di richieste ne sono arrivate così tante che l'azienda ha deciso di specializzarsi nel settore e ora progetta e realizza bunker NBC, protezione nucleare, batteriologica-chimica e panic room su misura. 

Come (e dove) realizzare un bunker

Come spiegano gli esperti l'ideale è costruire un bunker in giardino, più che in cantina, perché facendolo nuovo non si devono fare deroghe alle regole. E, inoltre, un impianto concepito da zero ha una resistenza maggiore. Nel bunker si prevede di restare giorni o settimane, nella fase del picco, nel caso di una esplosione nucleare, c'è la ricaduta del particolato radioattivo molto concentrata nei primi giorni. I bunker civili, a differenza di quelli militari non hanno acqua (perché con le tubature c'è il pericolo che scoppino) e neanche un bagno 'vero', ma solo un wc a secco. Per realizzarli vengono applicate le normative svizzere. Certo spendendo in più, tutto si può realizzare, ma si deve prevedere la protezione necessaria per evitare l'allagamento, con valvole di non ritorno sugli scarichi in fogna, e valvole anti scoppio. E water che resistano a una pressione di 3 atmosfere, come spiegano gli esperti. Insomma cambia il budget.

I costi

Ma intorno a che cifra si aggirano i bunker attualmente progettati? Per la versione base, la più richiesta, che prevede la realizzazione di una "stanza con muri spessi da 40 a 80 centimetri, di cemento armato, porte in piombo, tutti gli impianti per la depurazione dell'aria e dell'acqua, generatori che permettano la sopravvivenza, con tutte le provviste necessarie e un impianto radio per comunicare con l'esterno, il prezzo va dai 2.500 e 3 mila al metro quadro se vengono realizzati in giardino. Di solito la dimensione è circa 30 mq. Per questa tipologia, entrambe le ditte lombarde prevedono una spesa che si aggira sui 60-90 mila euro. Adattare una cantina costa sicuramente meno  ma bisogna prima fare degli studi per capire la sua tenuta aumentando i carichi, poi si posiziona un involucro di almeno 40 cm di cemento armato sulla stessa. Si usa il piombo per la porta, si deve creare una seconda uscita d'emergenza, se non c'è". A Milano dei numerosi rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale solo 3 sono ancora a prova di bomba.