Borse su per il secondo giorno dopo il lunedì nero, la paura del Covid è alle spalle?

Milano in avvio sale dello 0,81%, Parigi dello 0,73%, Francoforte dello 0,1%, Madrid dello 0,8% e Amsterdam dello 0,96%. Attesa per Bce e Brent

Il palazzo della  Borsa in piazza Affari a Milano

Il palazzo della Borsa in piazza Affari a Milano

Milano - Dopo il lunedi’ nero dei mercati, le Borse europee sembrano avere accantonato per il momento la paura del Covid e cercano di allungare la serie positiva, dopo i guadagni della vigilia, ripartendo con segno piu’, in scia ai guadagni di Wall Street nella seduta di ieri. Milano in avvio sale dello 0,81%, Parigi dello 0,73%, Francoforte dello 0,1%, Madrid dello 0,8% e Amsterdam dello 0,96%. La diffusione della variante Delta, le nuove restrizioni al vaglio in vari Paesi e le ricadute su una ripresa ancora fragile passano per il momento sullo sfondo, ma i mercati navigano comunque a vista e prevale la volatilita’. 

Gli investitori si concentrano sulle notizie finanziarie, mentre prende avvio la stagione delle trimestrali europee (Daimler e Royal Mail hanno visto salire i ricavi, la svizzera Julius Baer ha riportato un utile in rialzo del 23%), e soprattutto sulle decisioni delle banche centrali: se da un lato si teme che la Federal Reserve possa stringere le maglie della politica monetaria prima del previsto, dall’altra si prevede che la Banca centrale europea mantenga posizioni molto accomodanti (notizie in questo senso arriveranno domani, con la riunione della Bce). 

Per quanto riguarda le azioni, a Piazza Affari quasi tutti i titoli sono in rialzo (appena sotto la parita’ Inwit, Tenaris e Banca Mediolanum), mentre viaggiano in positivo St (+1,2%), Amplifon (+1,3%) e Leonardo (+1,4%). Riflettori su Mediobanca (+1%), dopo che Francesco Gaetano Caltagirone, che a marzo scorso era salito all’1% dell’istituto, ha rafforzato la propria partecipazione e detiene ora complessivamente il 5,055% di Piazzetta Cuccia. Poco mosso il petrolio, anche se a quest’ora i movimenti sono poco marcati.

I future del Wti settembre scendono dello 0,46% a 66,89 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza calano dello 0,46% a 69,03 dollari. Sul valutario, prosegue la fase di debolezza della moneta unica. In particolare, l’euro resta sotto quota 1,18 dollari e passa di mano a 1,1761 dollari (1,1775 ieri a fine seduta). L’euro vale anche 129,23 yen (129,03 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 109,86. Infine, lo spread sale in avvio a 112 punti, dai 110 della vigilia.