Bonus padri separati 2022, firmato il decreto: chi ne ha diritto e cosa prevede

La misura prevede fino a 800 euro al mese per un anno per il genitore che non riesce a pagare gli alimenti ai figli

padri e figli

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Il bonus per i papà separati, che a causa di un calo dei redditi legato alla pandemia hanno avuto difficoltà a pagare l'assegno di mantenimento ai propri figli, diventa realtà. Il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha firmato il decreto che dà il via libera alla misura dopo una serie di correttivi e limature. "Il Bonus per i padri separati è una misura che ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l'aveva presentata era di fatto inapplicabile - ha detto il ministro Bonetti -. Era buona in gran parte degli intenti, ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile e equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie ai ragazzi. Felice di aver portato a compimento questa misura firmando nel mese di luglio la proposta di decreto". Il bonus, infatti, era presente nel decreto Sostegni approvato nel maggio del 2021, ma fu ritenuto "inapplicabile" dai tecnici.

Cosa prevede

Il bonus per i padri separati prevede un assegno dal valore massimo di 800 euro al mese per un anno (per un totale di 9.600 euro) erogato ai genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento ai figli a causa di una contrazione degli introiti legata alla pandemia da Covid 19. Il decreto attuativo è ormai pronto e sono stati stanziati 10 milioni di euro. 

Chi può richiederlo

Secondo l'attuale formulazione della misura, gli 800 euro mensili andranno al genitore "che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore". Inoltre la formulazione originaria del testo si riferiva solo a genitori separati o divorziati, escludendo così le coppie di fatto che invece vengono ricomprese. Altro nodo che è stato sciolto nell'ultima versione del testo, quello relativo al rischio che il genitore trattenersse per sé il denaro senza farlo arrivare ai figli per l’assegno di mantenimento.

I requisiti

Il reddito di chi richiede il bonus, come si legge nel testo, deve essere inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno in cui viene presentata la domanda. Ha diritto a riceverlo il padre tenuto a pagare gli alimenti e che si è visto ridotta o sospesa la propria attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020, per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019. Restano però esclusi tutti coloro che hanno ricevuto, anche solo parzialmente, l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.