Bonus casa, gli incentivi prorogati al 2023-2024 e quelli in scadenza a fine 2022

Un vademecum sulle agevolazioni per i lavori di ristrutturazione edilizia

La fine del 2022 rappresenta un bivio per il variegato panorama dei bonus per la casa che nell'ultimo biennio, tra nuove e vecchie agevolazioni, hanno cercato di risollevare il settore dell'edilizia, tradizionale traino dell'economia italiano. Al di là di ogni considerazione sui risultati ottenuti grazie all'uso o "abuso" degli incentivi sulle ristrutturazioni, a due mesi dalla fine dell'anno conviene fare ordine sui quelli che sopravviveranno e quelli che si esauriscono il 31 dicembre 2022.

Bonus in scadenza al 31 dicembre 2022:

-  Superbonus o Ecobonus 110% per le villette unifamiliari.

Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche con una detrazione del 75% sulla spesa sostenuta, dal prossimo anno la percentuale scenderà al 50%.

Il Bonus facciate, con detrazione d’imposta passata dal 90% del 2021 a 60% del 2022, per interventi di recupero della facciata esterna degli edifici esistenti di qualsiasi categoria catastale è destinato a esaurirsi a fine anno. Dall'1 gennaio 2023, a meno di nuovi interventi legislativi, per questo genere di interventi si tornerà a usufruire del bonus ristrutturazione o al Superbonus 110% se l'intervento è finalizzato anche all'efficientamento energetico. 

- Scade il Bonus mobili con detrazione del 50% su un importo massimo di 10.000 per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici nell'ambito di una ristutturazione di un immobile. Nel 2023 e 2024 l'importo massimo scende a 5.000 euro. Nel 2021 la spesa massima era 16.000 euro.

Bonus prorogati al 2023-2024

 Il Superbonus o Ecobonus 110%, la detrazione prevista per interventi di efficiantamento energetico e/o riduzione del rischio sismico degli edifici, è confermata per condomini o complessi da 2 o 4 unità abtiative nella sua percentuale massima se i lavori verrano conclusi entro il 2023. Nel 2024 la stessa scenderà al 70% e nel 2025 al 65%

-  Confermato il Bonus ristrutturazioni con detrazione fiscale del 50% in 10 anni nella propria dichiarazione dei redditi - in alternativa c'è lo sconto in fattura o la cessione del credito a terzi (imprese, banche) - per lavori eseguiti dall'1° gennaio 2023 al 21 dicembre  2024 per un importo massimo di 96mila euro. Nel 2025 tornerà la detrazione ordinaria del 36%, col limite di 48mila euro. Anche per il prossimo biennio l'agevolazione interesserà lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro e risanamento conservativo, installazione di impianti fotovoltaici e interventi volti a rendere l’abitazione più sicura.

- Il Bonus barriere architettoniche, come detto, vedrà ridotta al 50% la percentuale detraibile rispetto a una spesa massima. La detrazione in cinque frazioni annuali spetta per interventi su edifici già esistenti, come la realizzazione di montacarichi e ascensori, non è valido invece per il semplice acquisto di nuovi strumenti per cui è prevista una detrazione Irpef del 19%.  

- Il Bonus mobili con detrazione al 50% in dieci quote annuali di pari importo vede ridotta a 5.000 la spesa massima

- Il Bonus caldaie rientra nel pacchetto degli Ecobonus ed è confermato per il 2023 e 2024 con detrazione del 65% dall'Irpef spalmata in dieci anni. La detrazione del 65% si applica per gli "interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.”