Bonus 550 euro per lavoratori part time: a chi spetta e come richiederlo

Sarà erogato dall'Inps: stanziati 30 milioni per la platea degli assegnatari

E' uno dei provvedimenti inseriti all'interno del decreto aiuti, lo scoglio su cui è andato ad arenarsi il governo Draghi - dati i dubbi del Movimento 5 Stelle - ma che successivamente è stato comunque approvato dall'aula e convertito in legge il 16 luglio scorso. Si tratta di un contributo riservato ai lavoratori dipendenti titolari nel 2021 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale. Semplificando, i cosiddetti lavoratori part time che abbiano avuto dei periodi di stop nella loro attività. Questa categoria avrà diritto a un bonus di 550 euro una tantum, esclusivamente se il contratto prevede periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane.

Il beneficio sarà erogato dall’Inps con una domanda da compilare da parte degli interessati: si attendono i dettagli su modi e tempi, verranno pubblicati sul sito dell'istituto previdenziale. L'assegnazione del contributo per i lavoratori part time non esclude la possibilità di ottenere anche l’eventuale bonus di 200 euro contro il caro energia. Lo stabilisce l’articolo 2-bis del dl n. 50/2022 (cd. dl aiuti) a seguito di un emendamento contenuto nella legge n. 91 di conversione (G.U. n. 164 del 15 luglio 2022) ed in vigore dal 16 luglio 2022.

Cosa è e a chi spetta

Si tratta di un contributo "una tantum": verrà quindi assegnato una volta sola. La platea è quella dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari nel 2021 di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale (quei rapporti in cui la prestazione lavorativa è concentrata in determinati mesi dell’anno o settimane del mese come, ad esempio, i lavori stagionali), in cui ci siano stati periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane.

Chi non lo avrà

Il bonus è completamente esentasse. Sono esclusi dalla platea i soggetti che, al momento della domanda, siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente o parasubordinato, dell'indennità mensile di disoccupazione Naspi (ma non di Dis-Coll, altro assegno previdenziale riservato a collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti e dottorandi che abbiano perso l'occupazione e siano iscritti alla gestione separata Inps) o di un trattamento pensionistico. 

Come fare domanda

La domanda andrà presentata all’Inps, ente che dovrà rendere note le modalità e i tempi per l'invio della richiesta. Il contributo sarà riconosciuto nei limiti di 30 milioni di euro - la cifra stanziata dall'esecutivo per finanziare il bonus - e una sola volta al medesimo lavoratore. Meglio, quindi, date le risorse limitate, fare bene attenzione ai tempi che verranno indicati e compilare la domanda con la maggiore rapidità possibile.