Bonus 3000 euro (fringe benefit) dipendenti. Scadenza vicina. A chi spetta, come funziona

Sale la quota esente da imposte per le imprese. Si possono usare anche come rimborso per le bollette. Ma i tempi sono ristretti

Bonus (bollette) da 600 euro è passato a 3000 euro. Lo ha stabilità il decreto Aiuti quater da poco approvato dal Consiglio dei ministri. Più precisamente la soglia di fringe benefit erogabili ai lavoratori è salita da 600 euro a 3.000 euro. Ma di cosa si tratta? Cosa si può "pagare"? Come vanno richiesti? E entro quando si possono ottenere?

Bonus 3000 euro dipendenti
Bonus 3000 euro dipendenti

Cosa sono i fringe benefit?

Detto in parole povere si tratta di benefit aziendali (buoni) che danno diritto a ricevere determinate prestazioni (ad esempio voucher per la spesa: dal supermercato ad Amazon) o rimborsi (per bollette, spese mediche, retta dell'asilo...) che sono erogati dal datore di lavoro fuori dalla busta paga.

Gli aumenti

Il governo Draghi aveva già alzato la soglia, esente da imposte per le imprese, da 252 a 600 euro. Ora il governo Meloni l'ha portata a 3000 euro.

Bonus per le bollette

Tra i fringe benefit concessi dai lavoratori sono incluse anche le somme erogate o rimborsate ai dipendenti per il pagamento delle bollette per utenze domestiche di acqua, energia e gas.

Utenze domestiche ammesse

Per utenze domestiche - precisa una circolare dell'Ufficio delle Entrate - si intendono quelle relative a immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio. Vi rientrano, quindi, anche le utenze per uso domestico intestate al condominio (ad esempio quelle idriche o di riscaldamento) e quelle per le quali, pur essendo le utenze intestate al proprietario dell'immobile (locatore), nel contratto di locazione è prevista espressamente una forma di addebito analitico e non forfetario a carico del lavoratore (locatario) o dei propri coniuge e familiari.

La domanda

Il lavoratore non deve inoltrare domanda per i bonus. E' il datore di lavoro a comunicarne la disponibilità ai dipendenti (i fringe benefit possono essere concessi anche ad personam). L'erogazione è invece solitamente gestita attraverso una piattaforma online legata ad aziende specializzate. Accedendovi si possono richiedere i bonus nelle varie forme disponibili (voucher, rimborsi ecc.).

I tempi

C'è tempo fino al 12 gennaio 2023 per l'erogazione dei bonus. I tempi per adeguare l'offerta da parte delle aziende sono dunque ristretti.

La circolare

E' stata emanata una circolare dell'Agenzia delle Entrate per spiegare come sono utilizzabili. Il testo fa riferimento ai 600 euro (vecchia soglia) che però oggi sono saliti a 3000.