Bonus 200 euro, perché è poco. Ecco come e quando potrebbe aumentare l'importo

Non mancano le polemiche di chi considera la cifra "insufficiente e demagogica" e avrebbe preferito interventi strutturali, ma il governo non esclude di alzare la cifra in futuro

Il Governo metterà 200 euro nelle buste paga dei lavoratori dipendenti, autonomi e dei pensionati con reddito sotto i 35 mila euro. Lo farà , stando dalle dichiarazioni dei sindacati, fra giugno e luglio. Una "una tantum" (per un solo mese dunque) che darà un po' di ossigeno agli italiani alle prese con i rincari dell'energia e delle materie prime (elementi che spingono l'inflazione a livelli anni '70).

Il decreto aiuti

Una misura inserita dal governo nel decreto aiuti, varato dal Consiglio dei ministri del 2 maggio 2022. Una serie di interventi per 17 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese in difficoltà.

Il bonus 200 euro

Fra questi c'è il bonus 200 euro in busta paga: come ottenerlo, a chi spetta e quando sarà pagato.

Il Bonus 200 euro in busta paga
Il Bonus 200 euro in busta paga

Pochi o tanti?

Una misura considerata da molti "insufficiente" per far fronte al caro spese che ha colpito gli italiani se non addirittura "demagogica", preferendola ad altri interventi più strutturali (come ad esempio il taglio del cuneo fiscale) ma con minore impatto "psicologico" (anche perché diluito su più mesi) e tangibile alla lettura della busta paga. C'è da dire che nei giorni scorsi, l'Istat, ha stimato che con gli attuali livelli di inflazione e le previsioni di aumento prezzi da qui a fine anno, la spesa media aggiuntiva per le famiglie italiane si attesta intorno ai 2.500 euro. Cifra davanti alla quale appaiono davvero "poca cosa" i 200 euro in busta paga.

Le alternative

Per aumentare le entrate dei cittadini il Governo aveva in mente due strade: i 200 euro una tantum in busta paga o un taglio del cuneo fiscale dello 0,8% per il 2022. La seconda ipotesi sembrava essere avvantaggiata. Due misure di "impatto simile" per il Governo. La seconda in particolare caldeggiata da Confindustria perché avrebbe portato benefici anche alle imprese.

Cos'è il cuneo fiscale

Detto in soldoni il cuneo fiscale è la differenza fra il lordo e il netto della busta paga. Questo "grava" grossomodo per i due terzi sulle spalle dei lavoratori e per un terzo su quella delle imprese. Un esempio: ogni 10 euro levati al cuneo fiscale 7 vanno in tasca ai lavoratori e 3 restano in tasca alle aziende.

Le polemiche

Molti considerano i 200 euro in busta paga una "misura insufficiente" per far fronte ai rincari (va detto che non è l'unica del Decreto aiuti che contempla il taglio delle accise sui carburanti e l'estensione del bonus bollette). "Un bonus da 200 euro una tantum per redditi fino a 35.000 euro è poca cosa. Vanno via con una bolletta, o con un pieno e una spesa settimanale." Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Questa vicenda fa rabbia anche perché - prosegue l'esponente dell'opposizione di sinistra - appena sei mesi fa il governo ha bruciato 7 miliardi di euro, per abbassare le tasse a chi guadagna dai 50mila euro all'anno in su. Ricordiamo bene che chi guadagna 60mila euro l'anno avrà mille euro in tasca in più ogni anno, non una tantum. E già allora noi dicevamo che il problema erano gli stipendi troppo bassi e che bisognava intervenire innanzitutto su quei milioni di lavoratori che guadagnano troppo poco. Fummo ignorati. Oggi i fatti - conclude Fratoianni - ci danno ragione, ma la soluzione è garantire un paio di pieni o poco più di benzina".

La difesa

Il Governo però ha varato il "Decreto aiuti" senza fare scostamenti di bilancio (aumentare cioè l'indebitamento più di quanto previsto dalla Legge di Bilancio).  ''Adesso c'è questa una tantum non escludiamo assolutamente che in futuro che ci sia un incremento di questo importo''. A dirlo è il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli a proposito della misura del bonus di 200 euro per pensionati e lavoratori nel dl aiuti approvato ieri dal Cdm, a margine di Cibus. ''Non sono mai abbastanza però le risorse a disposizione sono queste, è un provvedimento che abbiamo fatto senza scostamento di bilancio. La nostra posizione sullo scostamento è che laddove sarà necessario farlo, bisogna farlo".

Aumenti in futuro?

Le parole del ministro lasciano intendere che se la situazione economica, legata principalmente alla guerra in Ucraina, dovesse peggiorare il Governo sarebbe pronto a intervenire in modo      più deciso andando anche a reperire risorse al di fuori dei perimetri attualmente tracciati dalla Legge di Bilancio.

Quando?

Il pacchetto di misure approvate nel Cdm avrà i suoi effetti da qui all'estate (il bonus di 200 euro è previsto in busta paga fra giugno e luglio). E' dunque presumibile che nuovi interventi governativi si concentreranno per l'autunno prossimo.