Bollo auto: addio (forse) se il debito è sotto i 5.000 euro

Le misure potrebbero essere contenute nel Decreto Sostegno allo studio del governo Draghi. Cancellate anche le multe. C'è da attendere, però, l'ufficialità

Il bollo dell'auto: una tassa "poco gradita"

Il bollo dell'auto: una tassa "poco gradita"

Addio al bollo dell'auto. Sì, ma solo a certe condizioni. E sempre se le voci dovessero trovare concretezza in un vero provvedimento di Palazzo Chigi. Importanti cambiamenti per quanto riguarda una delle tasse meno digerite dagli italiani sarebbero all'orizzonte. Le novità, secondo indiscrezioni, sarebbero contenute nella bozza del nuovo Decreto Sostegno che dovrebbe essere licenziato nei prossimi giorni dal governo Draghi. Sul punto, però, mancano ancora conferme ufficiali. Nessuno degli esponenti dell'esecutivo per ora ha voluto sbilanciarsi.

Cartelle sotto i 5.000 euro

Le modifiche sarebbero inserite nel primo provvedimento economico del nuovo esecutivo, all'interno di un comparto riguardante la cancellazione di alcuni debiti contratti dai contribuenti. Il “colpo di spugna” riguarderebbe le multe e i bolli non pagati, qualora la cartella abbia un valore che non supera i 5.000 euro. Le ragioni della misura? A quanto sembra il proseguire delle difficoltà economiche dovute alla pandemia, che hanno costretto numerose famiglie a stringere i cordoni della borsa ma anche a fare i conti con scadenze che si accumulano a fronte di disponibilità economiche sempre minori. Ecco quindi che gli automobilisti che hanno maturato debiti nei confronti dell'erario non dovranno più attendere la prescrizione, ovvero la scadenza dei termini entro cui lo Stato può chiedere loro la restituzione delle somme dovute. Questo, ovviamente, se le indiscrezioni riguardo il Decreto Sostegno dovessero essere confermate.

I termini dello “sconto”

A quanto pare le cartelle esattoriali che potrebbero essere “chiuse in cassetto” sono solo quelle ricevute dai contribuenti nel periodo fra il 2000 e il 2015. E i debiti che superano i 5.000 euro? Anche in questo caso, al momento, siamo nel campo delle ipotesi. Sempre nel Decreto Sostegno - che prevederebbe fra l'altro il prolungamento del blocco dei licenziamenti e la sospensione delle cartelle esattoriali fino al 30 aprile - potrebbero essere introdotte agevolazioni, magari consentendo di “spalmare” i debiti con una rateizzazione dei pagamenti. Oppure con dilazioni. Le intenzioni del governo, del resto, saranno chiare solo quando saranno ufficializzati i contenuti del provvedimento elaborato per aiutare gli italiani ad affrontare la difficile congiuntura economica, segnata dalle incertezze provocate dall'epidemia in corso.