Imprese soffocate dalle bollette: dieci miliardi in più per luce e gas

L’allarme di Cna Lombardia: "Le aziende consumano il 76% dell’elettricità. Così non si può stare sul mercato"

Pannelli fotovoltaici

Pannelli fotovoltaici

Milano - Il caro energia sta trainando l’inflazione anche in Lombardia dove la crescita dei prezzi a ottobre si è attestata a +11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un dato leggermente inferiore rispetto al +11,8% registrato a livello nazionale. Una situazione drammatica quella fotografata dal Centro Studi Sintesi per conto di Cna Lombardia: caro bollette e inflazione riducono la capacità di spesa delle famiglie e rischiano di bloccare le imprese. "Continua a preoccupare la corsa dell’inflazione – spiega Giovanni Bozzini, presidente di Cna Lombardia – l’acquisto di beni energetici rivela un drammatico incremento tendenziale del 55,6%".

Sono proprio i beni energetici ad aver avuto il maggiore impatto economico sulle imprese lombarde, a partire dall’energia elettrica. Le imprese assorbono infatti il 76% dei consumi elettrici registrati in Lombardia, seguono con il 17% gli usi domestici, il 5% i servizi pubblici e l’1% l’agricoltura. Le proiezioni per il 2022 stimano maggiori costi a carico delle imprese lombarde di oltre 8 miliardi di euro rispetto al 2021 (+92%). Di questi, oltre 5,4 miliardi ricadrebbero sull’industria e i restanti 2,6 miliardi sulle imprese dei servizi. Nei primi dieci mesi del 2022 il prezzo medio dell’energia elettrica risulta infatti pari a 315 euro per megawattora: si tratta di una variazione del +215% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del +751% sulla media del periodo gennaio-ottobre 2020.

Per quanto riguarda invece il gas naturale, le aziende rappresentano il 49% dei consumi di gas in Lombardia, il 39% per usi domestici, l’11% per generazione elettrica e 1% per servizio pubblico. Per il 2022, è possibile stimare un incremento degli oneri a carico delle imprese lombarde di circa 2,7 miliardi di euro rispetto al 2021 (+107%). Di questi, 1,9 miliardi graverebbero sulle imprese dell’industria, mentre i restanti 800 milioni sui settori del commercio e dei servizi. "Temo si vada verso una nuova normalità molto costosa sul piano dell’energia – conclude il presidente di CNA Lombardia –. L’Europa deve dimostrare la stessa forza testimoniata nel contrasto al Covid e nel contrasto alle sue devastanti conseguenze economiche. Dopo i valori record di agosto (543 euro per megawattora), il prezzo medio dell’energia elettrica è sceso a ottobre a 211 euro. È comunque tantissimo, il + 751% rispetto alla media gennaio-ottobre del 2020. A ottobre il prezzo medio del gas naturale si attesta a 81 euro per megawattora, in discesa rispetto ai 233 euro di agosto Così le nostre imprese non possono stare sul mercato. Questa situazione ha determinato per le imprese lombarde maggiori costi per 8,068 miliardi di euro".