Blockchain, bitcoin e criptovalute fra opportunità e fake news

Conferenza sul denaro virtuale con il Circolo Piri Piri, Amici Palazzo Cusani e Pugliesi a Milano

Pietro Furlan, Marcello Bussi e Pietro Caliceti

Pietro Furlan, Marcello Bussi e Pietro Caliceti

Milano - Potenzialità, prospettive future e anche rischi delle criptomonete, "new entry" nel mondo finanziario. Se ne è discusso ieri durante la conferenza "Il denaro virtuale: bitcoin e criptovalute che cosa sono", organizzata nel capoluogo lombardo dal Circolo di Cultura e Scienze Piri Piri, con l’Associazione Amici di Palazzo Cusani e l’Associazione Regionale Pugliesi di Milano, in collaborazione con il Circolo Unificato dell’Esercito di Milano.

"Vogliamo offrire opportune informazioni su questa nuova modalità di transazione economica e capire quale sarà la sua evoluzione futura e il grado di sicurezza", ha affermato il generale Antonio Pennino, presidente del sodalizio milanese "Piri Piri". Incalzato dalle domande del direttore de "Il Giorno" Sandro Neri, ha risposto il giornalista economico Marcello Bussi: "Il bitcoin è uno strumento senza intermediazione, lasciato al libero mercato. Non essendo emesso da una banca centrale ed essendo la produzione legata ad un algoritmo è pure slegato dalla politica. È una moneta neutrale che può essere usata dappertutto e non etichettata politicamente: in questo momento di guerra è una bella garanzia. È anche vero però che col bitcoin si possono aggirare le sanzioni", ha aggiunto riferendosi alla situazione russa.

"Nella storia gli effetti del monopolio dello Stato sulla moneta sono stati deleteri, con la possibilità di creare moneta senza verifiche di una spesa controllata. Il connubio fra Stato e moneta, con una spesa incontrollabile e una dipendenza sempre maggiore dalle banche, è andato avanti fino ai giorni nostri. Il bitcoin è un’invenzione nata come reazione agli esiti di questo connubio alla fine del 2008, nel pieno della crisi subprime. A garantire la genuinità della moneta non è un’autorità ma la blockchain che tiene traccia di ogni passaggio della circolazione", ha aggiunto Pietro Caliceti, avvocato specializzato in materie finanziarie e societarie e scrittore. Secondo il consulente aziendale Pietro Furlan, la blockchain, basata sulla tracciabilità, potrebbe avere vasti ambiti di applicazione, "come amministrazione pubblica, trasporti, raccolta differenziata, real estate e anche informazione, in ottica di lotta alle fake news".

Per il direttore de Il Giorno Sandro Neri nell’informazione rimane "imprescindibile la professionalità del giornalista e dell’editore riconosciuto che pubblica la notizia, in una cornice di leggi e deontologia cui rispondere". "Il tema delle fake news non può essere risolto con il pensiero unico dettato dall’alto ma attivando meccanismi virtuosi di riconoscibilità delle informazioni riconducibili a fonti istituzionali", ha concluso Ruben Razzante, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e giornalista.