Biotecnologie, business in salute. In Lombardia metà del fatturato italiano

Record anche di investimenti (36% del totale nazionale) e di domande di brevetti (34%)

Quasi un’impresa su due dell’industria biotecnologica si occupa di salute umana

Quasi un’impresa su due dell’industria biotecnologica si occupa di salute umana

 

Milano, 30 aprile 2022 - La Lombardia traina l’industria biotecnologica italiana. Il 27,1% delle circa 800 imprese ha sede qui: una su quattro, capaci insieme di generare un giro d’affari pari alla metà (51%) del fatturato nazionale. Il rapporto annuale di Assobiotec-Federchimica ed Enea ha fotografato lo stato di salute dell’ultimo biennio. Stando ai numeri, il biotech - l’insieme di applicazione tecnologiche che partendo da sistemi biologici e organismi viventi realizza prodotti o processi nuovi o modificati - ha ammortizzato l’impatto della pandemia meglio di altri comparti. La lieve flessione del numero di imprese attive a fine 2020 - inferiore all’1% (a livello generale il calo di imprese è stato nello stesso anno più che doppio) - è stata compensata dalla crescita del 2021: a fine anno le 790 realtà operative sul territorio nazionale hanno superato il traguardo raggiunto nel 2019, prima del Covid. La crescita è stata trasversale a tutti gli ambiti di applicazione delle biotecnologie. Ma le imprese dedicate alla ricerca e sviluppo a controllo italiano, trainate da quelle con applicazione prevalente nelle biotecnologie industriali, hanno saputo rispondere meglio delle altre, con un aumento del 9% di imprese attive. La salute si conferma il primo settore di applicazione del biotech: 48,5%. Seguono industria e ambiente (30%) e agricoltura e zootecnica (9,9%). Anche il fatturato rispecchia i rapporti di forza: tre quarti è generato dalla salute, il 17% da industria ed ambiente. L’impatto della pandemia sul giro d’affari è stato inferiore: -5% nel 2020 a fronte del -12% dell’industria italiana. Con una crescita del 30% per il segmento di i imprese a controllo italiano che investono almeno il 75% nella ricerca e sviluppo del biotech.

La Lombardia traina l’industria biotecnologica anche per quanto riguarda gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese - il 36% del totale - e le domande di brevetto depositate da enti o aziende: il 34%.