REDAZIONE ECONOMIA

Banca Generali, gli scatti del fotografo Guindani per la sostenibilità: nuova tappa tra Congo e Ruanda

Messo a fuoco un altro obiettivo dell’agenda Onu 2023 che riguarda la gestione sostenibile degli ecosistemi terrestri per fermare la perdita di biodiversità

Due gorilla, il fotografo Guindani: "Incontrarli è un’emozione ancestrale perché è un viaggio nel nostro passato più remoto"

Milano, 29 giugno 2023 – Banca Generali accelera sulla sostenibilità. Lo fa mettendo a fuoco un altro obiettivo dell'agenda dell'Onu 2030 con l'aiuto del noto fotografo Stefano Guindani che ha intrapreso un nuovo viaggio: si è recato tra Congo e Ruanda per raccontare la situazione relativa al Sustainable Development Goal (SDG) numero 15 che riguarda la gestione sostenibile degli ecosistemi terrestri per fermare la perdita di biodiversità. Una nuova tappa dopo Hong Kong, Singapore, l'Irlanda, la Colombia e l'India.

Come autore del progetto della private bank chiamato "BG4SDGs - Time to Change" Guindani, attraverso la lente del proprio obiettivo, sta indagando – in giro per il mondo - lo stato di realizzazione dei 17 ambiziosi traguardi definiti dalle Nazioni Unite.

Per ciascuno di essi, la chiave del fotografo è duplice: da un lato si punta a evidenziare l'azione negativa dell'uomo sull'ambiente e sulla comunità, dall'altro come lo stesso genere umano abbia una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili.

Il 25% della fauna e della flora mondiale è minacciata e circa 1 milione di specie rischia attualmente l’estinzione: sono questi i numeri emersi dall’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES). In base ai dati più recenti, le popolazioni di fauna selvatica sono crollate in media del 69% tra il 1970 e il 2018. Uno scenario preoccupante su cui Banca Generali ha acceso un riflettore per sottolineare l’importanza di un agire consapevole, che possa preservare e tutelare la biodiversità del nostro Pianeta su cui incidono i cambiamenti climatici.

“Il Parco Nazionale del Virunga è condiviso da tre Paesi: la Repubblica Democratica del Congo, il Ruanda e l’Uganda. I rispettivi governi, non senza tensioni come noto dalle vicende di questi anni per un’area di interesse economico e strategico, si stanno comunque adoperando per rispettare la biodiversità e salvaguardare le specie in via di estinzione come i gorilla di montagna e le golden monkeys”, ha dichiarato Stefano Guindani, fotografo e curatore del progetto BG4SDGs – Time to Change.

“È importante osservare come il coinvolgimento di rangers, di tracciatori e di organizzazioni di turismo responsabile, oltre a generare nuove risorse economiche per la popolazione risultino indispensabili alla salvaguardia del sistema e delle specie sopraccitate. Incontrare un gorilla è un’emozione ancestrale perchè è un viaggio nel nostro passato più remoto, il gorilla condivide con noi il 98% del DNA”.