Terziario, le aziende assumono. Ma l’80% non trova personale

Per Confcommercio Milano pesa no formazione scarsa e reddito di cittadinanza. Il nodo retribuzioni

Cercansi camerieri

Cercansi camerieri

 

Milano, 29 maggio 2022 -  Il 58% delle imprese del terziario a Milano, Monza Brianza, Lodi prevede quest’anno di fare nuove assunzioni, ma l’81% ha forti difficoltà nel reperire personale. Tra le cause di queste difficoltà il 68% indica l’indisponibilità dei potenziali lavoratori a lasciare il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerge dai dati dell’indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. La previsione di nuove assunzioni in questo 2022 è indicata in particolare nella ricettività (86%), nella ristorazione (74%) e nei servizi (71%). L’incremento degli occupati è stimato entro il 10% per il 72% del campione. Più alto della media per dettaglio non alimentare (79%), servizi (76%) e ricettività/accoglienza (75%), il 68% per la ristorazione. Se l’81% delle imprese che intendono assumere ha segnalato difficoltà nel reperire personale, i maggiori problemi di reperimento di nuovi addetti si registrano nella ricettività/accoglienza (95%), nei servizi (90%), nella ristorazione (88%). Nella ristorazione camerieri e personale di sala (65%) poi cuochi e addetti alla cucina (52%). Nel dettaglio, non alimentare: commessi (72%) e addetti alle attività amministrative (22%). Nella ricettività: receptionist (65%), camerieri e personale di sala (54%), addetti alle pulizie (42%). Il 68% delle imprese ha indicato, nei potenziali lavoratori, l’indisponibilità a lasciare il reddito di cittadinanza; il 66% l’indisponibilità a negli orari o nei giorni di lavoro; il 60% perché la retribuzione è giudicata troppo bassa e il 54% la mancanza di competenze di base di chi è alla ricerca di lavoro.

«Nonostante guerra in Ucraina, caro energia, crescita dell’inflazione e calo dei consumi, la maggioranza delle imprese del terziario crede ancora nella ripresa e prevede di investire nel personale. Ma reddito di cittadinanza e mancanza di competenze – rileva Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – sono fra gli ostacoli più rilevanti allo sviluppo di nuova occupazione. Vanno riviste le politiche per il lavoro. Servono più formazione e incentivi maggiori per le imprese che assumono".