Auto blu, crolla il numero in Italia: nel 2010 erano 600 mila, oggi meno di 30 mila

Il Censimento condotto nell'ultimo anno dal ministero della Funzione Pubblica rileva un ulteriore calo del 21% rispetto al 2018

Auto blu

Auto blu

Nel Paese delle auto blu (l'Italia è da sempre uno dei paesi al mondo con il maggior numero), le auto blu diminuiscono. Almeno rispetto al 2018 (in confronto al 2019 invece c'è un leggero aumento). Ed è un calo non da poco: -21%.

Le auto nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni (al 31 dicembre 2020) sono 26.627, di cui 734 a uso esclusivo con autista. Rispetto al 2018 sono calate del 21%, rispetto al 2019 sono invece in aumento del 3,7%, soprattutto nel settore della sanità, il più esposto alle conseguenze della pandemia. I dati emergono dal censimento 2021 condotto dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Formez PA.   "La rilevazione, che si era arenata lo scorso anno durante il picco dell’emergenza sanitaria, è ripartita per volontà del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Recuperato a maggio il censimento sulle auto della Pa al 31 dicembre 2019, con il Rapporto diffuso oggi si è chiusa anche la mappatura a fine 2020, tornando così al pieno rispetto delle regole stabilite dal Dpcm 25 settembre 2014", spi legge sul sito governativo dell'amministrazione pubblica.   “Abbiamo avviato il censimento nel 2010, durante la mia precedente esperienza a Palazzo Vidoni”, afferma il ministro Brunetta. “Non c’è paragone: undici anni fa eravamo al primo posto nel mondo, con circa 600mila auto blu, ovvero 10mila per milione di abitanti. Oggi si sono ridotte a meno di 30mila in tutto. Ma non si deve abbassare la guardia. Si può migliorare ancora, e la trasparenza serve proprio a questo: è un fattore di efficientamento del sistema”.   Le amministrazioni rispondenti sono state 6.693, il 66% delle 10.142 registrate al censimento (erano state il 70% nella precedente rilevazione): in generale, si registra un calo della partecipazione per tutti gli enti, tranne che per le amministrazioni centrali (che hanno risposto al 100%) e per le Autorità indipendenti, stabili all’80%. In calo, invece, in particolare le risposte dei Comuni e delle Regioni.   Il parco auto si concentra soprattutto nelle amministrazioni comunali, che rappresentano il 79% del totale degli enti e dispongono del 48% delle vetture rilevate, e nel settore sanitario, che ne detiene il 27%. Delle 734 auto a uso esclusivo con autista, 351 sono nei Comuni (70 in quelli capoluogo), 208 nella sanità, 38 nelle Giunte regionali.    L’aumento più significativo per il numero di auto rispetto al 2019 (+941) si registra a fine 2020 per gli enti della sanità, seguiti dai Comuni (+688). Per gli enti pubblici nazionali, di contro, c’è il calo più rilevante (-211 auto). Restano prevalenti le auto di proprietà: sono il 74%, contro il 77% del 2019. Sale dal 21% al 24% la percentuale delle auto a noleggio con e senza conducente. A uso esclusivo soltanto il 7% delle vetture: 1.961, di cui 734 con autista.