Carrello della spesa sempre più caro: alimentari, prezzi aumentati dell’11,9%

La telefonia è l’unica voce al ribasso. Famiglie alle prese con i mutui in salita

Personale di un supermercato allestisce uno scaffale

Personale di un supermercato allestisce uno scaffale

Milano - Con l’unica eccezione della telefonia, in calo del 2,9%, sono tutte in aumento le voci di spesa dei lombardi. A gravare sul carrello della spesa sono i rincari di alimentari e bevande (+11,9%), alcolici e tabacchi (+1,5%), abbigliamento e calzature (+2,9%), naturalmente le spese per casa, acqua ed energia (+55,6%), i beni per la casa (+7,3%), i servizi sanitari (+0,6%), trasporti (+8,5%), servizi ricettivi e ristorazione (+8,5%), spettacoli e cultura (+1,7%). Sommando tutto si arriva a un +11% su base annua, ma a preoccupare il mondo delle imprese c’è anche il rialzo dei tassi di interesse saliti al 2,59% (+0,86 punti rispetto a settembre del 2021) per i prestiti fino a un milione di euro. Un guaio anche per chi è alle prese con il mutuo sulla casa, con i tassi che sono saliti di 0,87 punti rispetto a settembre 2021 attestandosi al 2,26%.

«Il settore immobiliare gioca come noto un ruolo centrale di volano per l’economia del territorio, ben oltre le imprese del settore costruzioni – spiega il segretario di CNA Lombardia, Stefano Binda –. Su questo fronte chi ha ottenuto un prestito per l’acquisto di un’abitazione a settembre ha pagato il denaro circa 2,26 punti percentuali, con un incremento di più di uno 0,8% rispetto allo stesso mese del 2021. Il denaro ricomincia a costare. Questo dovrebbe ridurre la corsa dell’inflazione ma ridurrà anche la propensione agli investimenti delle imprese se non si combinerà con una riduzione strutturale dei costi energetici". Una situazione che mette a rischio anche il piano di investimenti per la transizione ecologica e digitale legate al Pnrr.