Passaggio da Auchan a Conad, i lavoratori: "Il futuro è un'incognita"

Presidio dei dipendenti al centro commerciale in occasione della giornata di protesta organizzata in concomitanza con l’incontro al Mise

Manifestazione davanti all'Auchan di Rescaldina

Manifestazione davanti all'Auchan di Rescaldina

Milano, 31 ottobre 2019 -  Presidio dei lavoratori dell’Auchan ieri mattina davanti al supermercato nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione concomitante all’incontro al ministero per lo Sviluppo economico. Un centinaio le lavoratrici e i lavoratori che si sono presentati al presidio, mentre nei reparti veniva garantita solo una presenza minima. A Rescaldina come a Nerviano mentre a San Vittore Olona il punto Sma, dove lavorano 15 persone, è rimasto chiuso. «Guardiamo al futuro con preoccupazione – spiega Maddalena Izzo, delegata sindacale della Fisascat Cisl –. Ci sono persone che lavorano quindi da quando il supermercato è stato aperto, nel mese di giugno del 2000. Gente che ha sempre creduto in una azienda. Abbiamo dato tanto all’Auchan, rinunciando anche a tanto». «Per mantenere il posto abbiamo rinunciato alle maggiorazioni domenicali, al contratto integrativo, al riconoscimento della pausa, al premio di reparto, al premio progetto».

La maggior parte delle 360 lavoratrici sono a part time. Il problema è che parecchie di queste persone sono le uniche a portare a casa lo stipendio nei rispettivi nuclei famigliari e quindi la preoccupazione è maggiore. «Tutti ci chiediamo cosa sarà di noi da qui a poche settimane. Viviamo nell’incertezza e nell’amarezza - afferma Izzo -, senza un minimo di informazione e di certezze. Proprio per questa nostra storica presenza meritavamo un minimo di rispetto. Aver saputo da una mail che da un giorno all’altro è cambiata la ragione sociale, che oggi siamo La Margherita distribuzione, non l’ho trovato carino. E speriamo di non trovare altre sorprese nelle prossime settimane». Perplessità sul futuro è stata espressa anche della Filcams Cgil.

«Conad è presente nel nostro territorio con alcuni supermercati della Cooperativa La Popolare, tutte piccole entità. Come è pensabile che questa cooperativa si prenda carico degli ex Auchan che è strutturata in maniera ben differente. Ad esempio che fine faranno i lavoratori dei magazzini territoriali? Speriamo oggi di ricevere alcune risposte dall’incontro di Roma» afferma Francesco Vicari. Assieme ai sindacalisti di Cisl e Cgil al presidio c’era anche il sindaco Gilles Ielo. In merito all’ampliamento del centro commerciale Ielo ha ribadito che l’immobiliare ha assicurato che non esiste collegamento tra i lavori e la nuova proprietà del supermercato. «Io comunque qualche preoccupazione ce l’ho – ha detto il sindaco –. E’ vero che l’ampliamento riguarda la galleria commerciale ma questo centro ha motivo di esistere se c’è il supermercato». «Con i nuovi proprietari non abbiamo avuto alcun contatto e nemmeno ho notizie certe, anche se in questo ambito, ovvero dei livelli occupazionali e retributivi, abbiamo poco potere». «Non vedere Rescaldina tra i primi 109 supermercati ex Auchan che passano a Conad mi ha preoccupato parecchio. Per questo sono qui a testimoniare la vicinanza dell’Amministrazione comunale ai dipendenti. Non nego che siamo preoccupati».