Amazon, consegne di domenica: il sì dei fattorini

Hanno votato in 1.200 per l’accordo. In cambio, 2mila euro all’anno e il taglio dell’orario settimanale

Un pacco Amazon, foto di repertorio (ImagoE)

Un pacco Amazon, foto di repertorio (ImagoE)

Milano - L’accordo, sull’onda della crescita inarrestabile dell’e-commerce, segna un altro passo verso un modello di lavoro “no stop“, con consegne di prodotti a casa sette giorni su sette. Circa 1.200 driver lombardi delle 26 società che si occupano di consegne per conto di Amazon (su 1.400 votanti) hanno approvato l’accordo fra Assoespressi e i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti che, tra le altre cose, “istituzionalizza“ le consegne domenicali. Resta la priorità ai volontari ma, in caso di picchi di lavoro, le aziende possono «assegnare i servizi domenicali, nella misura massima di 13 domeniche per anno solare, assicurando la rotazione di tutto il personale coinvolto».

Domeniche pagate con una maggiorazione dello stipendio che va dal 50 al 65%, oltre alle indennità. Sono ora in corso trattative sul personale che verrà esentato dal lavoro domenicale, come genitori con figli piccoli, persone in condizioni di fragilità o con parenti a carico. Intanto l’intesa ha incassato il parere favorevole dei driver, con una maxi-operazione di voto in magazzini e hub della logistica sparsi nelle province lombarde. «Ogni driver, grazie ai miglioramenti previsti, otterrà circa duemila euro in più all’anno in busta paga – spiega Emanuele Barosselli, segretario regionale della Filt-Cgil – oltre alla riduzione delle ore di lavoro a 42 settimanali dal 2023. Viglieremo sulla corretta applicazione e, nel caso di abusi, siamo pronti a nuove mobilitazioni».