Alitalia, arrivati i ristori: sbloccato pagamento 50% stipendi marzo

Boccata d'ossigeno per i lavoratori dell'ex compagnia di bandiera dopo giorni di manifestazioni e proteste

Aerei Alitalia in pista (Ansa)

Aerei Alitalia in pista (Ansa)

Roma, 7 aprile - Boccata d'ossigeno per i lavoratori Alitalia dopo giorni di manifestazioni e proteste. La compagnia ha ricevuto gli attesi ristori Covid e può ora procedere al pagamento del restante 50% degli stipendi di marzo. La buona notizia arriva direttamente dai commissari con una comunicazione interna ai dipendenti. "Vi informiamo che a seguito dell'accredito dei ristori ritenuti adeguati dalla Commissione europea - scrivono Leogrande, Santosuosso e Fava - siamo in grado di procedere al pagamento del rimanente 50% degli stipendi di marzo, che riceverete con valuta domani, 8 aprile".

Nei giorni scorsi i dipendenti Alitalia avevano fatto appello al premier Draghi affinché fermasse l'ondata di licenziamenti che colpirebbe la ex compagnia di bandiera con la creazione della newco, in base all'attuale piano industriale e alle richieste di Bruxelles. Dopo le manifestazioni della settimana scorsa sotto il Ministero dello Sviluppo e all'aeroporto di Fiumicino, anche ieri sono andare avanti le proteste: circa trecento lavoratori, tra operai, impiegati e hostess, hanno sfilato in un corteo sempre allo scalo romano. 

A surriscaldare gli animi, anche la decisione della Commissione Europea di dare il via libera a un investimento del Governo francese fino a 4 miliardi per ricapitalizzare Air France, una scelta che viene vista come una politica da due pesi e due misure. Con questa iniezione di liquidità lo stato francese sarà autorizzato a salire fino a "un po' meno del 30%" nel capitale di Air France, contro il 14,3% di oggi. Tutto fermo invece sul fronte della trattativa governo-Commissione Ue, questa settimana non sono previsti incontri video tra i ministri dell'Economia, Daniele Franco, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, con la Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager. I nodi da sciogliere riguardano il marchio Alitalia, il numero di slot a Milano Linate, l'handling e manutenzione e il programma fedeltà MilleMiglia.