Alitalia, quanto è costata agli italiani? In 74 anni solo 3 volte in utile. La storia

Le tappe della storia della compagnia di bandiera, fra orgoglio nazionale e problemi nei conti

Alitalia, foto generica (Ansa)

Alitalia, foto generica (Ansa)

C'è un po' di nostalgia, ma c'è anche chi saluta con soddisfazione la fine di un capitolo. Alitalia, la compagnia di bandiera nazionale che per 74 anni ha solcato i cieli di tutto il mondo, è costata molto alle tasche degli italiani fra aiuti, cassa integrazione e "rotte" sbagliate. 

Ieri i dipendenti di Alitalia hanno ricevuto il 50% che ancora mancava allo stipendio di settembre. Sempre ieri l'ultimo volo: Cagliari-Roma AZ1586 delle 22:05. E' il finale di partita di una compagnia che nell'ultimo mezzo secolo, secondo un report di Mediobanca, è costata ai contribuenti italiani circa 13 miliardi di euro. In 74 anni di vita ha chiuso i bilanci in attivo solo tre volte di cui l'ultima vent'anni fa per via della penale pagata da Klm per rompere il fidanzamento.

Le ultime proteste

Da oggi è Ita a raccoglierne il testimone, un'azienda comunque profondamente diversa. Le ultime ore di Alitalia sono state segnate ancora da manifestazioni sindacali e difficoltà nei voli. L'azienda che ne prende il posto debutta fra i veleni. Circa 400 lavoratori riuniti in assemblea a Fiumicino hanno mostrato con "orgoglio" t-shirt e cartelli con loghi e simboli di Alitalia o slogan come "Insorgiamo" e "Resistenza". Tra i lavoratori, dopo gli interventi dei sindacalisti, si sono susseguiti capannelli di "congedo" e commozione, comprese foto ricordo di gruppo di piloti ed assistenti di volo. A parte un veloce blitz con slogan gridati ("Lavoro, dignità, Alitalia siamo noi") e striscioni di protesta ("Vergogna", "Resistenza") mostrati dentro il terminal 3, con applausi ricevuti dai colleghi fuori e da passeggeri, e' stato un "silenzioso e composto saluto" I programmi di Ita al momento hanno un orizzonte basso: "Un solo volo intercontinentale (quelli piu' redditizi) per New York. Poi si vedra'. I sindacati, sono sul piede di guerra visto che non sara' applicato il contratto di lavoro. Questo comportera' tagli di stipendio che potranno arrivare al 50%. Altavilla ha spiegato che nella busta paga avra' grande spazio la retribuzione variabile legata ai risultati e alla soddisfazione dei clienti. L'esordio sara' in tono minore. 'Born in 2021': sara' il titolo dell'evento tutto in digitale con il quale verra' presentata la nuova compagnia.

La nuova flotta

Nessun battesimo negli hangar di Fiumicino come è avvenuto per le precedenti "ripartenze". Sarà tutto in formato ridotto: 52 aerei e 2.800 dipendenti e per ora solo con il ramo 'aviation'. I rami di manutenzione e dell'handling, infatti, saranno messi a gara in tempi successivi dall'amministrazione straordinaria. Il futuro della compagnia non sara' "stand alone", come ha sottolineato Alfredo Altavilla: "Il destino di Ita e' quello di essere integrato all'interno di grandi gruppi a condizione di parita' dignita' con gli altri membri dell'alleanza e non come e' accaduto nel passato da parente povero dell'alleanza". La decisione sull'ingresso in una nuova alleanza, con Skyteam o con Star Alliance, potrebbe arrivare entro il primo trimestre del 2022 in vista dell'avvio di una possibile collaborazione gia' forse dall'estate. A fine 2025 la flotta crescerà sino a 105 aerei con 81 aeromobili di nuova generazione (77% della flotta totale) per ridurre significativamente l'impatto ambientale e ottimizzare i costi. "Saremo la compagnia piu' ecologica d'Europa" dice Altavilla. I dipendenti dovrebbero salire a 5.700.

Qualora Ita si aggiudicasse le gare relative alle attivita' di 'Ground Handling' e 'Manutenzione', e' previsto, a conclusione del piano, l'impiego di fino a 2.650-2.700 risorse per la parte 'Ground Handling' e di 1.100-1.250 risorse nell'area che attiene alla manutenzione. L'avvio delle operazioni di Ita sara' concentrato su rotte scelte in base alla loro profittabilita', piu' un numero selezionato di collegamenti che, anche se non immediatamente redditizi, sono considerati investimenti per assicurare nel medio periodo una presenza sostenibile. Ita focalizzera' la propria attivita' sull'hub di Fiumicino e a Linate. All'avvio delle attivita', la compagnia servira' 45 destinazioni con 61 rotte che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025.

GLI STIPENDI DEI PILOTI

La nascita

Ripercorrendo i 74 anni di storia dell'Alitalia, dopo i primi voli del '47, negli anni '50 sugli aerei della compagnia si vedevano le prime hostess con le divise disegnate dalle Sorelle Fontana. In quell'epoca entravano inoltre in linea i quadrimotori Dc4 e si introducevano pasti caldi che portavano la compagnia a diventare uno dei vettori preferiti dalla clientela internazionale. Nel 1957  Alitalia si fondeva poi con la Lai e diventava Alitalia - Linee Aeree Italiane con 3.000 dipendenti e una flotta di 37 aerei. Nella classifica internazionale delle compagnie aeree,  Alitalia passava dal ventesimo al dodicesimo posto.

Gli Anni '60

Nel 1960 Alitalia diventava la compagnia ufficiale delle Olimpiadi di Roma. Entravano in flotta i primi jet e per la prima volta trasportava oltre un milione di passeggeri. Quell'anno veniva inaugurato l'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Tra il 1969 e 1970 Alitalia presentava un nuovo logo e rinnovava la livrea degli aerei: la «Freccia Alata» veniva sostituita dalla «A» tricolore. Entrava in flotta il Jumbo Boeing 747 e Alitalia diventava la prima compagnia aerea europea a volare con una flotta «all jet». Tra il 1980 e 1982 continuava il rinnovamento della flotta con l'arrivo degli Airbus A300, bireattori di grande capacità, e dei nuovi Md80. Per i voli di lungo raggio entravano in flotta i B747 Combi che consentivano maggiore flessibilità nel trasporto passeggeri e merci.

Anni '90

Nel '91 arrivavano i nuovi Md11, trireattori dall'ampia autonomia di volo: oltre 12.000 chilometri. Giorgio Armani disegnava le nuove divise e collaborava agli interni dei nuovi aerei. Nasceva il MilleMiglia, programma dedicato ai frequent flyers. Fiocco rosa poi a bordo il 3 novembre del 1997 quando alle ore 23,15 sul volo Az 769 da Bombay a Roma, grazie all'assistenza di una ginecologa presente e di tutto l'equipaggio,; nasceva Maya, una splendida bambina di circa 2,7 chilogrammi.

Il nuovo secolo

Nel 2001 Alitalia entrava a far parte dell'alleanza internazionale SkyTeam insieme con Air France, Delta Air Lines, Korean Air, Aeromexico e Csa Czech Airlines. Sul lungo raggio il nuovo Boeing 777 sostituiva il glorioso Jumbo B747.  Il 13 gennaio del 2009 decollava il primo volo di Alitalia Compagnia Aerea Italiana (Cai), società interamente privata, che rilevava beni, infrastrutture e personale da Alitalia - Linee Aeree Italiane e assorbiva Air One. Nel 2015 arrivava poi l'alleanza con Ethiad Airways. Alitalia, nel cui capitale entrava con il 49% la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, restava comunque a maggioranza italiana. Il 14 aprile del 2017, a causa del bilancio disastroso; per evitare il fallimento veniva stilato un pre-accordo tra i sindacati e l'amministrazione che prevedeva, tra le altre cose: 980 esuberi, tagli medi degli stipendi dell'8% e la diminuzione delle ferie. Tale accordo veniva successivamente sottoposto al personale dell'azienda con un referendum e bocciato con il 67% di «no».

Il declino

Il 2 maggio il Cda di Alitalia decideva quindi all'unanimità di presentare l'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge. Il ministero dello sviluppo economico sceglieva così tre commissari, rispettivamente Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari per gestire l'amministrazione straordinaria di  Alitalia. Con il decreto-legge 18/2020 (c.d. «Cura Italia») il ministero dell'economia e delle finanze acquisiva il 100% delle azioni della nuova compagnia di bandiera destinata a subentrare ad  Alitalia, che tornava quindi in mano pubblica dopo 11 anni di gestione privata. Il 29 giugno 2020, l'allora; presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annunciava la nomina di Francesco Caio alla carica di presidente, ruolo ricoperto ora da Alfredo Altavilla, e Fabio Lazzerini a quella di; amministratore delegato di Ita, acronimo di Italia trasporto aereo. La NewCo si è aggiudicata ad un valore di 90 mln di euro, il marchio Alitalia Spa e il dominio www.Alitalia.com. Alle 8 sarà poi la volta del Roma Fiumicino-Milano Linate.