"IL NOSTRO PROSECCO È AMICO DELLA BIODIVERSITÀ"

LA PANDEMIA ha messo in pausa per due anni, dando l’appuntamento al 2022, una delle più importanti rassegne internazionali del settore (Vinitaly) ma non il successo del vino italiano. A partire dal prosecco che con 600 milioni di bottiglie vendute nel mondo ha ormai doppiato lo champagne. Protagonista nella produzione di prosecco Docg e Doc in Veneto e Friuli Venezia Giulia è Giancarlo Moretti Polegato. Il fratello del "signor Geox" (Mario) che, avvalendosi delle sue qualità di appassionato conoscitore del mondo del vino, continua la tradizione della famiglia Moretti Polegato, da diverse generazioni dedita alla cultura del vino e proprietaria di Villa Sandi, diventata a Crocetta del Montello sede di rappresentanza della cantina omonima e promotrice, su basi moderne e sempre più attente alla sostenibilità, della coltura della vigna, da sempre presente nella zona.

Le Tenute di Villa Sandi si estendono per oltre 160 ettari e spaziano nell’intera area dell’universo prosecco, dalle pianeggianti zone della DOC in Veneto e in Friuli, dalle colline di Asolo alle vigne storiche DOCG di Valdobbiadene fino alla CRU del Cartizze. Le vigne, che hanno ottenuto la certificazione internazionale "Biodiversity friend", accolgono un sempre maggiore numero di turisti e appassionati pronti a tornare nel Trevigiano dopo le fermate imposte dall’emergenza Covid non solo per le cantine ma anche per un soggiorno di charme a Villa Sandi e per vivere l’esperienza del percorso di benessere "palestra in vigna". Se l’emergenza Covid ha ridotto i visitatori non ha fermato la produzione e i primati raggiunti da Villa Sandi. Il 2020 si è chiuso infatti con un fatturato di 91,5 milioni (-3,5% sul 2019). "Un anno – esordisce Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi – molto complicato per tutti i comparti e il nostro settore non ha fatto eccezione. Il fatturato di Villa Sandi è rimasto sostanzialmente invariato, un risultato niente affatto scontato e che ci rende molto orgogliosi. È stato reso possibile grazie al prezioso lavoro svolto in questi mesi dalle donne e dagli uomini di Villa Sandi, dagli investimenti fatti negli ultimi anni per tutelare e raccontare il territorio, dalla diversificazione dei canali di vendita senza dimenticare l’apporto fornito dalla distribuzione dei nostri prodotti all’estero e il successo del nuovo prosecco rosé. Sono fiducioso, alla luce anche dell’andamento di questi primi mesi del 2021, che quando la pandemia sarà alle spalle, il nostro cammino di crescita riprenderà immediatamente, con i tassi di crescita a cui siamo abituati". La rete commerciale consente al gruppo di distribuire i propri vini in oltre 110 Paesi. Nel 2020 le esportazioni hanno pesato per il 50% sul fatturato totale con in testa Regno Unito, Stati Uniti e Germania. "L’andamento del 2020 – aggiunge Polegato – è stato caratterizzato da una robusta crescita delle vendite online, che è attesa continuare anche nel 2021, in linea con i nuovi stili di vita. Le performance nelle diverse piattaforme di e-commerce e nella distribuzione Gdo hanno consentito di compensare l’inevitabile forte riduzione delle vendite realizzate attraverso il canale Horeca, conseguente alle chiusure imposte dalla pandemia ai settori alberghiero e della ristorazione".

Con lo scorso esercizio si è chiuso un triennio particolarmente importante per Villa Sandi per quanto riguarda gli investimenti in innovazione. Nel 2018 è stato portato a termine l’ampliamento dello stabilimento di Crocetta del Montello e la costruzione di una nuova linea 4.0 per l’imbottigliamento e nel 2019 è stata interamente rinnovata la linea preesistente per un investimento complessivo di oltre 10 milioni. "Ogni nostro nuovo investimento sul fronte produttivo – sottolinea il presidente di Villa Sandi – coniuga la costante focalizzazione dell’azienda verso le nuove tecnologie, la salvaguardia della salubrità del prodotto e il miglioramento della qualità di vita negli ambienti di lavoro. Il progetto "Villa Sandi for life" riflette così la sensibilità ecologica del gruppo vitivinicolo trevigiano, dall’utilizzo di fonti di energia pulita (con la realizzazione tra l’altro di una centrale idroelettrica e di un impianto di pannelli fotovoltaici) alla conduzione delle vigne di proprietà che hanno ottenuto la certificazione internazionale "Biodiversity friend" secondo i principi della World Biodiversity Association (WBA).

Essere "Biodiversity Friend" significa adottare un sistema virtuoso di agricoltura e garantire la conservazione della fertilità dei suoli, una corretta gestione delle risorse idriche e l’utilizzo di energia rinnovabile, ma anche il controllo delle infestanti e dei parassiti attraverso metodi a basso impatto ambientale, la diffusione di siepi campestri e di specie nettarifere. "L’adesione fin dal 2014 al protocollo per la biodiversità non è un progetto isolato nella storia del nostro gruppo – conclude Polegato – ma la naturale evoluzione di una cultura aziendale che da sempre mette in campo politiche per la tutela dell’ambiente. Siamo nati e viviamo in questo territorio, e vogliamo aumentare l’impegno per la salvaguardia dell’agrosistema nelle nostre vigne, per la salubrità dei nostri prodotti e per la bellezza dei nostri paesaggi".

Achille Perego