Dossier Agroeconomy

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L’ITALIA del food è sempre più bio. All’Osservatorio del Sana, il salone del biologico che si è chiuso a Bologna, Ismea ha presentato i numeri del mercato italiano. Il valore del biologico è stimato in 3,6 miliardi di euro, con una crescita dell’1,9% rispetto al 2020 e un’incidenza sul totale dell’agroalimentare stabile attorno al 4%. Il trend è assolutamente positivo (+104% negli ultimi 5 anni) anche se la crescita ha un po’ rallentato e soprattutto si cresce meno rispetto ai nostri competitor. Dall’analisi del carrello della spesa l’ortofrutta risulta il comparto principale rappresentando quasi il 47% delle vendite e confermando l’attenzione dei consumatori per il fresco e freschissimo. Per quanto riguarda i canali di vendita, i primi mesi del 2021 raccontano di una ripresa dei negozi tradizionali e specializzati (+7,7%) dopo che lo scorso anno la GDO aveva canalizzato gran parte delle vendite come conseguenza delle restrizioni dettate dell’emergenza sanitaria.

Anche nell’agroalimentare biologico l’e-commerce è diventato un canale rilevante con un indotto di 145 milioni di euro registrato negli ultimi dodici mesi e una crescita del 96% in soli tre anni. Nel progetto Green Deal l’Europa ha fissato un obiettivo del 25% al 2030 per le superfici coltivate a bio; l’Italia è al 15%, quindi l’obiettivo è alla portata. Nel 2020 il biologico ha raggiunto i 2,1 milioni di ettari secondo i dati SINAB per il ministero, un aumento del 5,1% che tuttavia è un trend di sviluppo più modesto rispetto ai maggiori Paesi europei. In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le 81.731 unità, con un incremento dell’1,3%.

I consumi. Secondo l’Osservatorio SANA nel 2021 i consumi interni hanno registrato una crescita del 5%, rispetto all’anno precedente. La spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi: 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso. Negli ultimi dieci anni i consumi interni hanno registrato un’impennata del 133%. Notevole l’incremento dell’export che, sempre nell’ultimo anno, è aumentato dell’11%, raggiungendo quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita negli ultimi dieci anni del 156%. L’Italia si posiziona al secondo posto per export dopo gli Stati Uniti.