CONSERVE ITALIA: UNA FILIERA TRE VOLTE SOSTENIBILE

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DALLA FRUTTA, al pomodoro ai legumi e ortaggi conservati. Conserve Italia – gigante della cooperazione con sede a San Lazzaro di Savena, nel Bolognese – è uno dei pionieri delle politiche di sostenibilità, quindi spettatore molto interessato del PNRR. Il direttore generale Pier Paolo Rosetti ci spiega perché. "Rappresentiamo una filiera tre volte sostenibile: dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Ai nostri oltre 14mila agricoltori italiani che coltivano frutta, legumi e vegetali riconosciamo ogni anno un adeguato e sicuro reddito valorizzando le produzioni conferite, in coerenza con la nostra mission cooperativa. E lo facciamo nel massimo rispetto dell’ambiente, impegnati a ridurre l’impatto delle produzioni in ogni fase del processo, dal campo allo stabilimento, misurando gli interventi e certificandone la validità".

Serve però anche far reddito…

"Certamente. Non c’è sostenibilità sociale e ambientale, senza adeguata sostenibilità economica. Lavoriamo 600mila tonnellate di materia prima in 8 stabilimenti italiani e vendiamo in 80 Paesi, la competitività è un requisito fondamentale per poterci misurare su tutti i mercati".

Sul fronte ambientale avete messo in campo 5 azioni. Raccontiamole.

"Innanzitutto l’energia rinnovabile: utilizziamo la fonte eolica per coprire il fabbisogno dei prodotti Valfrutta: circa 20 milioni di kWh di energia elettrica all’anno, per una mancata emissione di 8.000 tonnellate di CO2. I nostri principali stabilimenti sono dotati di impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Quindi l’agricoltura di precisione: promuoviamo tra i nostri soci produttori tecniche finalizzate a ottimizzare il consumo idrico e il ricorso a fertilizzanti, abbiamo sviluppato e adottato app per smartphone e sistemi di allerta personalizzati per aiutare gli agricoltori a ridurre i trattamenti fitosanitari, inoltre studiamo nuove varietà capaci di resistere ai cambiamenti climatici. Lungo il processo produttivo, anche i packaging ecosostenibili hanno un ruolo fondamentale: nell’ultimo anno abbiamo introdotto la bottiglia con il 50% di plastica riciclata e il brik Tetra Crystal con l’86% di materiale da fonti vegetali. Un’operazione che ci consente di risparmiare ogni anno 780 tonnellate di plastica. Il rispetto dell’ambiente passa anche dai trasporti sempre più green: ogni anno movimentiamo via treno oltre 137.000 tonnellate di prodotti tra Italia ed Europa, evitando l’utilizzo di 5.530 camion e l’emissione in atmosfera di 6.265 tonnellate di CO2; nel 2020, metà del nostro export europeo ha viaggiato via treno, con importanti benefici ambientali. Infine, c’è l’impegno a valorizzare i sottoprodotti delle lavorazioni di vegetali e frutta attraverso l’impianto a biogas presente nello stabilimento di Pomposa (FE), mentre la maggior parte dei rifiuti generati (70%) nei nostri stabilimenti sono fanghi biologici che vengono destinati ad utilizzo agronomico con grandi benefici per colture e ambiente".

I progetti di filiera sono l’agricoltura del futuro. Conserve Italia come si muove?

"Sosteniamo la nostra base sociale anche con progetti di filiera pensati per valorizzare al meglio la materia prima conferita dai produttori e proporre ai consumatori prodotti di elevata qualità. Ne sono un esempio i 6 progetti di filiera sulla frutta per la realizzazione di succhi, avviati sin dal 2003 e che oggi interessano 200 aziende agricole estese su 800 ettari dell’areale romagnolo. Questi progetti di filiera si basano su accordi con i soci produttori della durata di 12-15 anni, grazie ai quali offriamo ai nostri agricoltori garanzie come un prezzo minimo garantito, bassi costi di produzione, la continua assistenza dei nostri tecnici e di quelli delle cooperative di primo grado, oltre alla certezza di poter conferire tutta la propria produzione senza doversi preoccupare delle oscillazioni di mercato. Questi progetti di filiera sono nati per consentire a Conserve Italia di assolvere al meglio la propria mission: valorizzare le produzioni dei soci agricoltori".

Cosa rende la filiera agricola cooperativa speciale?

"Vogliamo rendere la nostra filiera agricola cooperativa sempre più trasparente agli occhi dei consumatori, che potranno ora conoscere già sul punto vendita, nel giro di pochi istanti, la storia che si cela dietro ogni prodotto. Il progetto sulla tracciabilità della nostra filiera è stato avviato l’estate scorsa con le pesche in pezzi Valfrutta, sia in vetro che in barattolo: il QR Code presente in etichetta consente di accedere alla sezione tracciabilità del sito www.valfrutta.it. A partire dalla prossima campagna, questo progetto sarà esteso anche a piselli, mais dolce, borlotti e fagiolini a marchio Valfrutta".

Il pomodoro è uno dei vostri prodotti più distintivi e conosciuti…

"I nostri soci produttori sono attualmente impegnati nella fase dei trapianti che coinvolgono oltre 5.000 ettari di coltivazioni concentrate negli areali di Nord Italia, Toscana e Puglia dove siamo presenti rispettivamente con gli stabilimenti di Pomposa (FE), Ravarino (MO), Albinia (GR) e Mesagne (BR). In vista della prossima campagna, prevediamo l’assunzione di oltre 1.100 lavoratori stagionali nei nostri quattro stabilimenti interessati"

L’origine certificata è un altro dei vostri plus... "Tutto il pomodoro prodotto e commercializzato da Conserve Italia è rigorosamente certificato 100% made in Italy. Inoltre tutta la filiera del pomodoro di Conserve Italia è certificata Produzione Integrata secondo lo standard Norma UNI 11233".