ASTORIA WINES, LO SPRITZ ROSÈ È SERVITO

Migration

CHI, ALMENO UNA VOLTA nella vita, non ha bevuto uno Sprtiz? Quasi nessuno però l’ha mai provato “in rosa”. Ebbene, per gli amanti dell’happy hour, da oggi lo Spritz rosè non è più una chimera. Grazie a una felice intuizione, Astoria Wines ha realizzato Ast’up, un bitter pensato ad hoc per essere accompagnato alla novità enologica della passata stagione autunno-inverno: il Prosecco Rosé Doc, composto da Glera e Pinot nero. Un Rosé creato dagli enologi dall’azienda vinicola, sorta sulle colline del Conegliano Valdobbiadene, dopo mesi di sperimentazioni per trovare la giusta più combinazione tra i due vitigni, anche dal punto di vista della componente zuccherina. "Alla fine la scelta è caduta su un rosé extra dry – spiegano i titolari Paolo e Giorgio Polegato –, che garantisce il migliore equilibrio tra i profumi freschi della Glera e la struttura portata dal Pinot nero. L’obiettivo era creare uno spumante rosato piacevole e leggero. Sono le caratteristiche che contraddistinguono il Prosecco, non volevamo snaturarle". Il successo globale del Prosecco, tuttavia, in particolar modo nel Belpaese, è inevitabilmente legato alla diffusione dello Spritz, uno dei drink più amati da chi, al termine di una giornata di lavoro o nel tempo libero, in compagnia di amici, vuole concedersi un meritato momento di relax e benessere.

"Non potevamo non pensare a come legare questo nuovo spumante al cocktail – aggiungono i fratelli Polegato -. Il rosé però ha un profilo organolettico diverso dal Prosecco tradizionale, più aromatico, quindi è stato necessario rivedere anche le caratteristiche dell’amaro con cui lo si deve accompagnare. Parallelamente alle prove sul Prosecco Rosé Doc abbiamo quindi sviluppato, insieme a un nostro partner specializzato, anche il bitter". Il risultato di questa ricerca è Ast’up, un amaro agrumato e leggermente speziato a base di assenzio, centaurea e un mix segreto di radici in infusione ed olii essenziali. E, ovviamente, che si contraddistingue per avere l’immancabile colorazione rosata.

Un partner ideale per il nuovo spumante, che fa parte della “Venice Collection” di Astoria: si tratta della selezione dei Prosecco dedicata al canale della ristorazione, caratterizzata dalla bottiglia intagliata e dai nomi che richiamano la storia commerciale della Serenissima, ad esempio Galie, Corderie, oppure Arzan. Il nome scelto per questa nuova etichetta è Velére, un termine che indicava donne che con un lavoro certosino cucivano le vele per le navi che componevano la flotta della Repubblica marinara. Un prodotto che vuole quindi essere anche un omaggio al mondo femminile, che di solito predilige i vini rosati, anche se in realtà la novità del Prosecco rosé ha avuto un riscontro molto più ampio. Astoria Wines, con alle spalle una tradizione lunga 30 anni, in particolare legata al mondo della ristorazione, è oggi il primo produttore privato dell’area del Conegliano-Valdobbiadene Docg: oltre ai quaranta ettari della Tenuta Astoria, conta 100 conferitori, che vengono seguiti in tutte le fasi della lavorazione.