Agrate Brianza, Sk Hynix Italia licenza tutti i 39 dipendenti: sindacato in agitazione

La Cgil: “Motivazioni contraddittorie, il centro di ricerca italiano ha sempre raggiunto gli obiettivi e sviluppato i prodotti conseguendo i migliori risultati”

La sede di Agrate della Sk Hynix Italia

La sede di Agrate della Sk Hynix Italia

Agrate Brianza (Monza) - L’allarme lo ha lanciato la Cgil: Sk Hynix Italy srl ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 39 lavoratori impiegati presso il centro di ricerca e sviluppo delle memorie Nand di Agrate Brianza, di cui è stata comunicata la messa in liquidazione e la chiusura. La motivazione comunicata per la chiusura e i licenziamenti è quella di un divario tecnologico tra la società italiana e la casa madre coreana e l’impercorribilità di un trasferimento di tecnologia determinato dalla necessità di ingenti investimenti e dai divieti della normativa nazionale coreana.

E’ attiva una join venture tra Intel e SK hynix, proprio sulla tecnologia delle memorie Nand e che è in via di implementazione un centro di ricerca e sviluppo a Roma, attualmente di proprietà di Intel, che fa parte degli asset sulla tecnologia Nand che verranno ceduti a SK hynix nel corso del 2025. “Riteniamo molto contraddittorie - spiega la Cgil - le motivazioni comunicate per la chiusura e i licenziamenti poiché il centro di ricerca italiano ha sempre raggiunto gli obiettivi e sviluppato i prodotti conseguendo i migliori risultati e inoltre Sk Hynix è il secondo colosso mondiale dei semiconduttori con un fatturato nel 2022 di 34 miliardi di dollari e un utile netto di 1,7 miliardi di dollari“.

Nel pomeriggio del 31 Marzo si era svolta intanto l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori con i quali la Cgil ha definito oltre al percorso di confronto con i rappresentanti dell’azienda, la necessità del coinvolgimento delle Istituzioni, a partire da quelle territoriali, dal sindaco di Agrate Brianza al Presidente della Provincia “per ricercare e individuare soluzioni di tutela dell’occupazione e il mantenimento di queste elevate professionalità e competenze nel territorio anche attraverso il coinvolgimento e l’interesse di altre realtà importanti attive nel settore della microelettronica“.

Nelle prossime ore, annuncia il sindacato “attiveremo le richieste di incontro alle Istituzioni e con l’azienda che richiamiamo alla responsabilità sociale e ad adoperarsi per ogni soluzione di tutela dei livelli occupazionali. L’obiettivo del percorso sindacale che intraprendiamo è quello di tutelare l’occupazione delle 39 lavoratrici e lavoratori e mantenere le competenze di eccellenza nel territorio, stimolando su questo tema l’impegno attivo delle Istituzioni e il coinvolgimento delle aziende importanti e strategiche del settore presenti in Brianza che possono svolgere un ruolo risolutivo acquisendo le professionalità coinvolte“.