La guerra rende molti più poveri e qualcuno più ricco. Ce l’abbiamo sott’occhio tutti i giorni. Ma mai come in questi giorni emergono le contraddizioni (e la presunta astuzia) di alcuni operatori commerciali. Sapevamo bene che gas, petrolio, grano e mais ci sarebbero costati molto di più. Come non ignoravamo che i costi di produzione di altri prodotti avrebbero indotto rincari, proprio per la necessità di fare ricorso all’energia, o ai derivati alimentari.Ci sono però prodotti il cui aumento folle è ingiustificabile.
Un esempio, i pellets, sistema di riscaldamento assai gettonato tra gli anziani, perché evita di caricare le stufe con la legna. Nell'ottica del risparmio, qualche condominio addirittura ha convertito la caldaia al metodo. Oggi i pellet sono introvabili, nessuno accetta la prevendita estiva e il costo dei pacchi da 15 chili è passato da cinque a nove euro, in qualche caso anche a dodici. Perché? La produzione è locale, francese o austriaca. Ma siccome il metano aumenta, ecco la bella idea. Raddoppiare il costo. Con buona pace degli anziani e non solo. Ma anche un po’ di imbarazzo.