C'è una "terra di mezzo", a Milano, dove fioriscono lattine, bicchieri e bottiglie di plastica. Una zona franca dalle regole di civiltà, tra i Navigli e l'asfalto, tra le competenze del Consorzio Villoresi, che si occupa della pulizia del corso d'acqua, e quelle di Amsa, responsabile del servizio sulle strade. E' la scarpata a ridosso della Darsena, tra viale Gorizia e via Ascanio Sforza, un lembo di verde che avrebbe dovuto incorniciare il Naviglio e invece è diventato terra di nessuno. Dimenticato da tutti. E non solo metaforicamente. Il Giorno ha scoperto che non è stato inserito nei contratti per la pulizia/manutenzione stipulati da Palazzo Marino. Una dimenticanza? Forse. O magari (vogliamo pensare) un atto di fiducia (malriposta) nel senso civico dei milanesi. Di fatto il Comune corre ai ripari con un accordo che affida la pulizia ad Amsa.
ArchivioQuella "terra di mezzo" tra dimenticanza e inciviltà