Covid e umarell, una convivenza difficile

La necessità aguzza l'ingegno, recita un vecchio adagio. E così, in mancanza di lavori stradali o cantieri particolarmente "sfiziosi" da poter osservare, ecco l'umarell delle vaccinazioni. Si tratta di una sorta di evoluzione in stile Pokemon, una versione pandemica del più tipicamente lombardo degli anziani: l'osservatore. Fra zone rosse, limitazioni e restrizioni di ogni genere, all'umarell è stato tolto il divertimento principale: l'osservazione e, se possibile, anche la seppur platonica direzione dei lavori. Ma l'anziano, che ne sa una più del covid e che soprattutto ha un sacco di tempo libero per osservare il cortile, altra tipicità lombarda, cambia pelle e si reinventa. "Cosa fate qui?" chiede alle due infermiere che, dopo aver parcheggiato in cortile, scendono dall'auto e iniziano la vestizione. "Per la legge sulla privacy non possiamo dirle niente" rispondono loro continuando nella loro attività. "Se siete qui, qualche cosa dovrete fare" incalza lui. "Non possiamo dirlo, ci spiace: deve farsi gli affari suoi" ribattono. Lesa maestà, ai tempi dei cantieri questo affronto all'umarell non era neanche contemplato. Per la cronaca, le due infermiere erano entrate in cortile per somministrare il vaccino anticovid a un'anziana che non riesce a deambulare. Ma questo "l'osservatore" non lo saprà mai.