Trapianto di staminali, Baricco lascia l'ospedale: intervento tecnicamente riuscito

Il trapianto, la donatrice è la sorella, dopo la diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica

Alessandro Baricco (Ansa)

Alessandro Baricco (Ansa)

Torino, 14 febbraio 2022 - Dopo meno d  tre settimane dal trapianto di cellule staminali Alessandro Baricco è stato dimesso dall'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, dove era ricoverato. L'intervento, secondo i medici,  è tecnicamente riuscito e il decorso post operatorio, secondo quanto si apprende è stato ottimale, ma i prossimi mesi saranno importanti perché tutto vada nel migliore dei modi.  "A casa, finalmente. Grande gioia", ha annunciato sui social lo scrittore. "È andato proprio tutto liscio e so che se questo è successo è anche per l'ondata di affetto e energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano. A loro va tutta la mia gratitudine, la più sincera",  ha aggiunto ringraziando  "lo staff medico e paramedico dell'Istituto di Candiolo: da loro ho solo ricevuto cura, attenzione e gentilezza".

 

 Era stato lo stesso autore di Oceano Mare e Novecento  ad annunciare sui social, lo scorso 22 gennaio, che gli era stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica cronica. "Ehm, c'è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché  vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni" aveva scritto Baricco, spiegando che a donargli le cellule staminali sarebbe stata la sorella Enrica, "donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso". 

«È andato proprio tutto liscio e so che se questo è successo è anche per l'ondata di affetto e energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano. A loro va tutta la mia gratitudine, la più sincera», sottolinea lo scrittore che ringrazia, ricambiato, «lo staff medico e paramedico dell'Istituto di Candiolo: da loro ho solo ricevuto cura, attenzione e gentilezza».