Roberto Bolle: "Ballo in bianco con 1.500 persone, la danza cura il corpo e lo spirito"

La star torna a Milano con la sua creatura On dance, da domani tutti protagonisti. Senza barriere

A movimentare il ritorno in città, da domani al 5 settembre, ci pensa Roberto Bolle che di nuovo traina le danze con flashmob, classi aperte, balli, serate. E anche incontri con le stelle, in particolare sabato con Luciana Savignano. “OnDance” 2022 celebra la coda di una lunga estate calda, carica di tensione, con il virus in calo e i conflitti in crescita.

Come ha vissuto questo periodo Roberto Bolle?

"A luglio il mio gala ‘Bolle and Friends’ ha fatto sempre l’esaurito. Sono stato a Dubai, ad Abu Dhabi e pochi giorni fa a Brisbane in Australia, per la prima volta, e ora sono pronto per ‘OnDance’, alla quinta edizione, sempre più ricca e forte. Voglio aprire la strada a un pubblico che non è abituato a venire a teatro, voglio prendere per mano le persone e accompagnarle perché possano conoscere e gustare la danza. Tutte le proposte e le classi, tutte al completo, delle più varie discipline, compresi tango e swing, vogueing e Bollywood, sono gratuite grazie al Comune e agli sponsor".

La riapertura dei teatri, la ripresa dei festival, ha trovato pronto il mondo della danza? Con che animo rispetto ai lockdown e al training solitario?

"L’entusiasmo è davvero tanto, perché finalmente non ci sono più limitazioni alla capienza. Al ‘Ballo in bianco’ alla sbarra, guidato da me, il 4 alle 10 in piazza Duomo parteciperanno 1.500 persone da tutta Italia; il ‘Final Show’ del 5 alle 21 al Castello Sforzesco, con tutte le danze delle tante classi in programma, sarà inclusivo, per 500 partecipanti, dall’Accademia Ucraina, che ha sostenuto allievi, ballerini e maestri rifugiati, al vincitore di ‘Amici’ Michele Esposito, ai Kataklò ai ragazzi sfavoriti, a cui tengo molto".

Prima della guerra in Ucraina, i ballerini “globali” viaggiavano, senza barriere. È stato uno choc la rottura dolorosa di questa libertà di muoversi? Come si potrebbe riaprire un ponte?

"Ci siamo ritrovati di colpo in una situazione di fraternità interrotta. Gli artisti russi ora si esibiscono in patria, dove i teatri lavorano normalmente; per noi non ci sono troppi vincoli nel viaggiare, ma per loro è difficile all’estero. Dobbiamo aspettare di poter ritrovarci tutti in giro per il mondo, sperando che questo blocco sia momentaneo".

Come sta lavorando il tavolo istituzionale per la danza che “il grido di dolore” di Roberto Bolle ha fatto nascere al Ministero della Cultura? Cosa si dovrebbe fare per sostenerla?

"Premiare i teatri che producono danza italiana rispetto a quelli che comprano solo danza straniera, favorire chi investe. Mi auguro che il nuovo governo sia in continuità su questo proposito".

Quali sono i punti forti di “OnDance” 2022? C’è danza per tutti? Con quale idea di danza?

"La mia visione è larga; ci sono tanti livelli, dai più selettivi, quelli necessari per ballare alla Scala, alle pratiche per tutti, perché la danza migliora la vita, cura il corpo e lo spirito, come si vedrà il 2 nell’incontro con Chiara Bersani, premio Ubu, famosa per il suo ‘Gentle Unicorn’ con carrozzella, mobilitata a proposito di Danceability e Dance Well per i parkinsoniani".

Quali progetti dopo “OnDance”?

"Farò "Onegin" alla Scala in settembre, sarò al Regio di Torino con il mio gala dal 29 al 31 dicembre; ‘Danza con me’ su Rai Uno sarà ancora in onda per il Capodanno; poi ballerò agli Arcimboldi nel ‘Bolero’ con il Béjart Ballet Lausanne, che mi ha chiamato a Bruxelles. Il lavoro mi dà tanta gioia".