Procida sarà Capitale della Cultura nel 2022

Prima volta per un'isola: da Elsa Morante a Troisi, tutti sedotti dal suo fascino. Nel 2023 toccherà a Bergamo e Brescia

Una veduta di Procida

Una veduta di Procida

Milano, 18 gennaio 2021 .- "Lisola di Arturo" di Elsa Morante l'ha resa immortale, ma lì è stato girato anche "Il Postino", il testamento artistico di Massimo Troisi. Non bastasse la sua bellezza a renderla incantevole, Procida è da sempre meta di scrittori, cineasti e turisti, ovviamente. L'isola del golfo di Napoli sarà la Capitale italiana della Cultura nel 2022, dopo aver battuto la concorrenza di altre 9 candidate.  È stata proclamata da una giuria presieduta dal professor  Stefano Baia Curioni dopo l'esame dei 10 progetti presentati dalle  candidate. La designazione si è svolta alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.

 ''Complimenti a Procida che ci accompagnerà nell'anno della ripartenza e della rinascita'', ha detto Franceschini.   ''Dovremmo trovare - ha aggiunto il ministro - un meccanismo per premiare non soltanto la città vincitrice ma anche le nove finaliste. In fondo, è un po' come con l'Oscar nel quale ci si fregia del titolo di finalista. Dobbiamo trovare un meccanismo per cui essere finalista della capitale italiana sia già in sé un titolo" . Franceschini ha anche ricordato come per il 2023 la scelta sia già caduta su due città simbolo della prima ondata della pandemia da coronavirus, Bergamo e Brescia, che saranno unite nell'affrontare questo impegno,   ''per una scelta intelligente del Parlamento''.

Lo  storico dell'arte Cesare Brandi, il pittore Toti Scajola, l'architetto Luigi Cosenza, gli scrittori  Vasco Pratolini   e Alberto Moravia sono solo alcune delle personalità della cultura italiana affascinate dall'isola, la prima tra l'altro  a fregiarsi del ruolo di Capitale della cultura dall'istituzione nel 2015. Sulle sue coste sono ambientati   "L'isola di Arturo" che portà il Premio Strega a Elsa Morante nel 1957 ma anche, più lontano nel tempo, il "Graziella" (1852) di Alphonse de Lamartine: ispirato dal romanzo, è nato il Museo Casa di Graziella nell'ex Conservatorio delle Orfane.  Ma fu la coppia Morante-Moravia  a creare l'aura di fascino che pervade l'isola. Nel 1986. pochi mesi dopo la scomparsa di  Morante, l'assessorato alla Cultura di Procida creò il premio letterario in memoria della scrittrice.  

Ma l'isola, piccola e bellissima,   fu già descritta, in epoca antica, ad esempio, da Giovenale  e da Virgilio. E comparve in una scena della sesta novella della quinta giornata del "Decameron" di Giovanni Boccaccio, in cui si raccontava  l'amore di Gian da Procida , per la giovane Restituta. Poi nel 1994 il successo planetario de "Il Postino" di Michael Radford, ultimo lavoro di Massimo Troisi (che morì a riprese terminate), portò nuovo lustro alla perla mediterranea. Ora l'ultima, simbolica, affermazione. "Prepariamoci a visitarla", ha esortato il premier Giuseppe Conte nel suo discorso alla Camera.