Morto Pierluigi Cerri, maestro di architettura e design: "Aveva il dono dell'eleganza"

Il ricordo di Stefano Boeri: "Con lui se ne vanno mille ricordi, anche personali, di una Milano che non c’è più"

Il post Instagram di Stefano Boeri

Il post Instagram di Stefano Boeri

Milano- E' morto l'architetto e designer Pierluigi Cerri. Aveva 83 anni. Originario di Orta san Giulio, dove era nato il 22 marzo del 1939, Cerri si è laureato al Politecnico di Milano, dove ha insegnato con Umberto Eco. E' stato partner fondatore della Gregotti Associati, con cui ha vinto numerosi concorsi d'architettura. Membro della Alliance Graphique Internationale, nel 1976 ha diretto l'immagine della Biennale di Venezia; è stato responsabile dell'immagine della Kunst- und Ausstellungshalle di Bonn e di Palazzo Grassi a Venezia.

A ricordarlo Stefano Boeri. "Ci ha lasciato Pierluigi Cerri. Aveva il dono rarissimo dell’eleganza, che nella grafica significa tradurre i concetti e le idee in segni limpidi, composti; dotati di una grazia che sembra innata- ha scritto l'archstar su Instagram -. Pierluigi, con un misto di ritrosia, scanzonatura e un’acuta e sensibile intelligenza, non sbagliava mai. Semplicemente, non sbagliava mai. Con lui se ne vanno mille ricordi, anche personali, di una Milano che non c’è più: quella vera e propria Scuola Milanese che per tre decenni almeno, nel mondo, ha fatto la storia del design, dell’architettura, della grafica, della scenografia.

Triennale di Milano, per cui ha disegnato allestimenti e progetti di comunicazione gli deve moltissimo; anche il sorriso con cui, insieme a Italo Lupi, aveva accolto qualche anno fa il nuovo logo grafico dell’istituzione (dello studio svizzero Norm), che lui e Italo avevano saputo mirabilmente interpretare. La sua voce, la sua ironia, la sua cultura ci mancheranno molto". Commosso anche il ricordo di Elisabetta Sgarbi, che ha postato su Facebook una sua bella foto scrivendo: "Ciao Pierluigi, hai dato un volto a tanti miei, nostri libri. Mi mancherai molto". 

Commosso anche Luigi Corbani: "Non mi vengono le parole per commentare la scomparsa di un amico, di una persona speciale come Pierluigi Cerri Una persona intelligente, colta, che guardava le cose del mondo con ironia. Non si poteva che volergli bene e ogni cosa che faceva aveva il dono dell'essenzialità, dell'eleganza, del moderno che diventava classico: era un pensiero profondo, un ragionamento articolato, l'espressione di una visione. Una persona davvero eccezionale, di grande compagnia, che ha sofferto moltissimo la perdita di Donatella, donna di straordinaria dolcezza e intelligenza, e di grande bellezza. Ci sono tante cose che affiorano alla mente pensando a Cerri, ma sono certo di due cose: mancherà a tutti, mancherà a Milano e alla cultura italiana, ma la sua impronta, la sua impostazione, la sua filosofia di modernità e di eleganza, per fortuna è stata raccolta".