Photofestival 2016: a Milano 120 mostre dal centro alla periferia

Una rassegna diffusa in tutta la città, dal centro alle periferie. L’undicesima edizione della rassegna annuale dedicata alla fotografia d’autore prevede numerosi eventi fino al 12 giugno di GIAN MARCO WALCH

Un soldato regala una caramella a un bambino

Un soldato regala una caramella a un bambino

Milano, 20 aprile 2016 - Ogni giorno, o ogni due giorni, un clic. Una mostra fotografica. Sino al tetto delle centoventi. Una rassegna diffusa in tutta la città, dal centro alle periferie. «Una straordinaria galleria a cielo aperto, un tassello di quel grande palinsesto di ExpoinCittà che rende Milano attrattiva a livello internazionale»: così Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e della Camera di Commercio, ha salutato Photofestival 2016, l’undicesima edizione della rassegna annuale dedicata alla fotografia d’autore, promossa da Aif, l’Associazione Italiana Foto & Digital Imaging.

Non può che essere milanese, d’altronde, il più prestigioso foto-appuntamento italiano: in Lombardia sono 4 mila le imprese attive nel settore fotografico, sulle 27 mila nazionali; 12 mila gli occupati; 1.3 miliardi di euro il fatturato annuo. Ma soprattutto, al di là delle cifre, Milano offre una galassia di gallerie in grado di proporre le opere dei grandi nomi come le invenzioni degli emergenti.

Centoventi, come detto, le mostre in calendario, sino al 12 giugno. Una varietà estrema di gusti e tendenze. Chi qui segnalare? A noi piacciono i silenziosi paesaggi Zen di Michael Kenna (Baricentro, via Pola 6, da questa sera al 6 maggio): magistralmente semplici, rigorosi, quasi sospesi. E quelli, raffinati ma più articolati, del bielorusso Vladimir Sutiaghin: per ammirarli, al Ristorante Orti di Leonardo, via De Togni 6/8, bisognerà aspettare però il 12 maggio. Prima, comunque, il 30 aprile, la Casa di Vetro animata da Alessandro Luigi Perna in via Luisa Sanfelice 3 regalerà un tuffo nel passato con “La guerra del Pacifico”: il conflitto da Pearl Harbor alla Bomba Atomica visto con gli occhi dei fotografi, spesso sconosciuti, al seguito delle truppe americane.

Fra i big dell’obiettivo, imperdibili gli scatti dell’hollywoodiano Herb Ritts (Palazzo della Ragione, piazza Mercanti 1, fino al 5 giugno) e dell’umanissimo Robert Doisneau (Arengario di Monza, piazza Roma, fino al 3 luglio), dell’esplosivo Oliviero Toscani (Sabrina Raffaghello, via Gorani 7, fino al 15 maggio) e del metafisico Gianni Oliva (Made4Art, via Voghera 14, da stasera al 9 maggio). Nonché le opere di Carla Cerati, Cesare Colombo e Mario Dondero, tre maestri scomparsi che verranno ricordati dal 13 maggio all’11 giugno alla galleria Bel Vedere, in via Santa Maria Valle 5.

Photofestival 2016, sotto la direzione artistica di Roberto Mutti, ha però programmato anche le mostre di dodici fotografi al loro assoluto debutto. Autorevole pure il numero delle personali di donne fotografe: ben venti. Fra queste, a sottolineare come la fotografia non conosca barriere, Sara El Beshbichi, con le sue ninfe immerse in scenari misteriosi, alberi, rocce, capelli lo stesso colore (Spazioporpora, via Porpora 16, fino al 28 aprile). E Stefania Ricci (Biblioteca Sormani, corso di Porta Vittoria 6, dal 1° al 20 giugno): teatrini di luce e legno, di silhouette e lanterne magiche. Foto-teatrini di sogni. Info: www.milanophotofestival.it.