Per Dalila “Paroles Paroles” con la Bellucci

A trent'anni dalla morte, Barclays dedica a Dalila un album

Il trombettista Ibrahim Maalouf e Monica Bellucci

Il trombettista Ibrahim Maalouf e Monica Bellucci

Milano, 28 giugno 2018 - A trent'anni  dalla morte, Barclays dedica a Dalila un album tributo arrangiato dal trombettista jazz franco-libanese Ibrahim Maalouf, che lavora sugli spartiti del pop con eccentrica, rigorosa libertà. Jolanda Cristina Gigliotti era il suo vero nome, nata a Il Cairo, Miss Egitto ed attrice nei film peplum, poi attrice e cantante fra Parigi e l’Italia. Amatissima in patria e popolarissima da noi, Dalila è legata al suicidio di Luigi Tenco nel 1967 a Sanremo, Stavano insieme, anche sul palco con “Ciao amore ciao” e lei tentò poi due volte il suicidio. “Milord”, diviso con Milva, era il suo hit internazionale ma ha cantato Dalla, Fossati, Mina, Buscaglione, Paoli e Tenco, quindi tracce del suo repertorio italiano affiorano anche in questo album. Da “Bambino” (“Guaglione” di Aurelio Fierro) cantato da Alain Souchon (allora anche da Plastic Bertrand), a “Come prima” con Ben L’Oncle Soul. Una meravigliosa “J’attendrais” (“Tornerai”, Trio Lescano), amata da Django Reinhardt e Tino Rossi. “Paroles Paroles”, che lei aveva ripreso da Mina con Alain Delon, nella versione di M e Monica Bellucci. “Les Gitans” (Gli Zingari) altro successo con Thomas Dutronc e un’inaspettata “Love in Portofino” di Fred Buscaglione con una credibile Goishiffeh Farahani mentre Rokia Traore interpreta “à ma manière”. Erano anni di scambi culturali, fra musica, cinema e teatro, oggi impensabili e in cui la nostra canzone viaggiava nel mondo. La riascoltiamo con lo sguardo e l’orecchio degli altri.