Padova e i suoi affreschi nel Patrimonio Mondiale Unesco

La proclamazione per il 2020, che era slittata a causa del Covid, celebra i capolavori del Trecento: "Fu vera e propria rinascita". Nella lista anche Montecatini Terme

La Cappella degli Scrovegni: capolavoro di Giotto

La Cappella degli Scrovegni: capolavoro di Giotto

Padova Urbs picta, con I cicli affrescati del XIV secolo, è stata inserita nella World Heritage List, la lista del Patrimonio Mondiale Unesco. La proclamazione è avvenuta nel corso della 44esima sessione estesa del Comitato del Patrimonio Mondiale, in programma fino al 27 luglio a Fuzhou in Cina, con la partecipazione da remoto di delegazioni da 192 Paesi e una copertura globale in streaming dell'evento. La candidatura di Padova Urbs picta è stata l'unica presentata dall'Italia per il 2020.

 Così l'Unesco motiva l'inserimento di Padova Urbs picta nella lista del Patrimonio Mondiale: "I cicli affrescati padovani illustrano l'importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all'inizio del XIV secolo. Gli artisti hanno mostrato grande abilità nel dare forma visiva a queste idee e le loro capacità tecniche hanno permesso ai cicli affrescati padovani non solo di diventare un modello per gli altri, ma anche di dimostrarsi notevolmente resistenti al passare del tempo. Il gruppo di artisti in cerca di innovazione, riuniti a Padova, favorì allo stesso tempo uno scambio di idee e un know-how che portò a un nuovo stile nell'affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l'avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell'arte, producendo un irreversibile cambio di direzione".

Padova ha proposto l'iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco di un 'sito seriale' che comprende tutti i preziosi e grandi cicli affrescati del Trecento conservati in otto edifici e complessi monumentali della città: la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, il Palazzo della Ragione, la Cappella della Reggia Carrarese, il Battistero della Cattedrale, la Basilica e il Convento di Sant'Antonio l'Oratorio di San Giorgio e l'Oratorio di San Michele. Ad affrescare le pareti di questi luoghi, nel corso del XIV secolo, alcuni dei più straordinari artisti dell'epoca: Giotto, che con gli affreschi della Cappella degli Scrovegni realizza il suo capolavoro assoluto, Guariento di Arpo, Giusto de' Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona. Ed è proprio Giotto che quando giunge a Padova intorno al 1302 porta in città un linguaggio artistico nuovo dal quale si sviluppa una straordinaria stagione di cultura ed arte che proseguirà per tutto il XIV secolo. I grandi cicli affrescati padovani del Trecento rappresentano  un sistema di eccezionale valore universale - "outstanding universal value"  - per la loro rilevanza storico-artistica, per la loro ampiezza (oltre 3600 mq di pitture murali), perché all'interno di un'area definita, ovvero il centro storico di Padova, in un contesto territoriale in cui la tradizione della parete dipinta è documentata sin dal X secolo.

Il sindaco di Padova Sergio Giordani commenta: "Abbiamo dovuto aspettare un anno in più (la proclamazione per il 2020 è slittata a causa del Covid, ndr) per ricevere questo riconoscimento, a causa della pandemia, ma l'emozione che ho provato al momento della proclamazione è stata grandissima. Questo è il riconoscimento del ruolo importantissimo svolto dalla città nella storia dell'arte, ma anche della intuizione e del coraggio che abbiamo avuto nel proporre con successo un sito seriale oltre alla capacità di fare squadra tra tutti gli enti proprietari degli edifici e complessi monumentali che custodiscono questi capolavori. Ringrazio Unesco, il ministero della Cultura e tutte le istituzioni ed enti che a ogni livello hanno creduto in noi. Adesso abbiamo una grande responsabilità di cui siamo consapevoli. Quello di oggi quindi non è un traguardo, ma il punto di partenza di un nuovo impegno che con il supporto di Unesco intraprendiamo per essere all'altezza di questo prestigioso riconoscimento". 

"La proclamazione dei cicli di affreschi del XIV secolo di Padova a Patrimonio Mondiale dell'Unesco è motivo di gioia ed orgoglio per tutto il Paese. Mi congratulo con tutte le autorità e le amministrazioni che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato, in particolare con il ministro Dario Franceschini, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Padova, Sergio Giordani": è stato il commento del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Iscritta nella Lista anche Montecatini Terme, come esempio unico di sistema termale italiano. I siti italiani nel patrimonio dell'Unesco sono ora 57, più 14 iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell'umanità.