Nada torna dal vivo al Castello: "La mia vita è destino, sbandate comprese"

La celebre cantante con la chitarra e la nuova canzone: viviamo un po’ tutti in mezzo al mare, e dobbiamo cercare di non affogare

La cantautrice Nada Malanima, toscana classe 1953

La cantautrice Nada Malanima, toscana classe 1953

Milano - «Mille stelle vengono giù… " Dopo essere tornata con un singolo per la serie televisiva “Noi”, Nada Malanima ha mandato in radio quella “In mezzo al mare” che preannuncia l’uscita di un nuovo album ad ottobre, ma anche il suo ritorno a Milano, domani, sul palco del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. In sanscrito Nada significa “suono” e i significati hanno sempre un peso. "Evidentemente ero predestinata", dice lei, strappata dagli impegni di tournée alla quiete di Manciano, il paese in una striscia di Maremma incastonata tra la Toscana e il Lazio in cui vive. "Il nome ha avuto importanza, come l’hanno avuta la predizione della zingara che disse a mia madre di portare in grembo una bambina destinata ad un grande avvenire o lo yoga, altra mia grande passione, ricerca il suono interiore. Nella vita penso di non aver mai scelto qualcosa io, ma di essere sempre stata scelta dalle cose".

Nada, che estate è la sua?

"Visto l’album in arrivo non avevo previsto un’attività estiva così intensa, ma va bene lo stesso perché dopo un lungo periodo di forzata inattività è bello ritrovarsi e ritrovare gli altri".

Due nuove canzoni per questa rentrée.

"Anche se molto carino, “Mille stelle“ è un pezzo fatto ad hoc per la tv. Quindi rimane una cosa un po’ a sé. Invece “In mezzo al mare“ l’ho voluta far uscire come primo assaggio dell’album per via del titolo che mi sembra giusto per i tempi. Metaforicamente parlando, viviamo un po’ tutta la nostra vita in mezzo al mare, a cercare soluzioni per i problemi di ogni giorno. Ma lì siamo e dobbiamo cercare di rimanerci al meglio, cercando possibilmente di non affogare".

«Non si può mai dire che camminando arriverai dove vuoi…», dice il testo di “In mezzo al mare”. Lei la sua direzione l’ha sempre seguita?

"Spesso si devia, si sbanda, quindi la direzione si perde; l’importante è ritrovarla. Fa parte del vivere, dell’andare avanti".

In concerto anticipa qualcosa, oltre al singolo, del successore di “Materiale domestico”?

"No, il nuovo album lo farò in autunno in concerto col gruppo. Ora propongo le mie canzoni in veste acustica, chitarra e voce".

La formula riporta alla mente il lungo sodalizio con Fausto Mesolella degli Avion Travel.

"Sì, dopo la sua scomparsa per molto tempo ho evitato quella formula, ma il tempo cura le ferite, la vita continua, ed è bello riscoprire una chiave interpretativa del mio repertorio che è diversa da quella di allora, ma nasce da lì".

È un modo anche per ricordare.

"Le persone che si amano non se ne vanno mai del tutto, ma rimangono con noi, anche se in modo diverso".