MARIA GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

Musica e parole per riflettere sulla natura

Torna all’Auditorium la rassegna “Intersezioni“. Primo appuntamento oggi alle 18 con “Il pianeta delle piante“ lezione-concerto che intreccia musica...

Torna all’Auditorium la rassegna “Intersezioni“. Primo appuntamento oggi alle 18 con “Il pianeta delle piante“ lezione-concerto che intreccia musica...

Torna all’Auditorium la rassegna “Intersezioni“. Primo appuntamento oggi alle 18 con “Il pianeta delle piante“ lezione-concerto che intreccia musica...

Torna all’Auditorium la rassegna “Intersezioni“. Primo appuntamento oggi alle 18 con “Il pianeta delle piante“ lezione-concerto che intreccia musica sinfonica e botanica, protagonisti Stefano Mancuso (nella foto), botanico e divulgatore, e Nicola Campogrande, compositore, accompagnati dal direttore Nicolò Jacopo Suppa e Claudio Bonfiglio al pianoforte. Un incontro che ci interroga sul rapporto tra uomo e natura. Tema centrale in “Urban Gardens, per pianoforte e orchestra“, di Campogrande, composizione ispirata agli orti urbani che stanno trasformando le città. "Ho immaginato il pianoforte come memoria cittadina, tenendo bene in mente le diverse declinazioni alle quali si presta lo strumento - dice - Campogrande - e intorno ho pensato di far vivere l’orchestra come una presenza vegetale, organica, in trasformazione".

Musica e scienze naturali si interrogano sul delicato rapporto tra uomo e ambiente naturale, un rapporto impari, che vede da una parte la transitorietà di tutto ciò che è umano, e dall’altra la maestosa e irresistibile energia di tutto ciò che è naturale. Spiega Mancuso: "Si tratta di una disfunzione cognitiva per cui l’essere umano non vede le piante, ai suoi occhi diventano praticamente invisibili. Si tratta di un fenomeno che accomuna tutti gli esseri umani, e la cui spiegazione più plausibile risiede nel fatto che ci siamo evoluti in un mondo che era verde ed è sempre stato totalmente verde, e l’evoluzione ha fatto in modo che il nostro cervello selezionasse come rilevanti altre informazioni, quasi annullando la nostra percezione delle piante che ci circondano".

Grazia Lissi