Da Le Vibrazioni a Mahmood, la flotta lombarda al Festival di Sanremo

Sei concorrenti su ventotto vengono dalla Lombardia, senza contare chi ormai è di casa a Milano

Tananai al debutto all’Ariston

Tananai al debutto all’Ariston

Milano - Nella geografia di questo 72° Sanremo la truppa lombarda è ancora una volta la più numerosa. Si tratta, infatti, di sei concorrenti su ventotto (nel tabellone sono venticinque, ma tre corrono in coppia) tutti votati a una gara di vertice. Blanco è nato a Calvagese della Riviera, Tananai a Cologno Monzese, mentre Dargen D’Amico, Mahmood, Rkomi e Le Vibrazioni vengono tutti da Milano. E poi ci sono tutti gli altri, a cominciare da Achille Lauro, Irama o Michele Bravi, trapiantati in città ormai da anni. Per D’Amico, Blanco, Rkomi e Tananai si tratta della prima esperienza, per Mahmood della terza (la prima dopo la vittoria del 2019 con "Soldi") e per Le Vibrazioni la quarta. Anzi, per Francesco Sarcina addirittura la quinta.

"Quel palco mi fa paura … come tutte le cose belle" ammette Tananai, al secolo Alberto Cotta Ramusino, in corsa con "Sesso occasionale". "Non mi aspettavo, infatti, di passare. E se a Sanremo Giovani mi sono presentato con un ‘Esagerata’ capace di rappresentare le mie diverse anime, per il Festival ho puntato su un pezzo istintivo, scritto assieme a Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Alessandro Raina".

Rkomi e la sua "Insuperabile", invece, hanno strappato un biglietto da big senza preselezioni. "La mia canzone è un ibrido di generi diversi" dice lui, Mirko Manuele Martorana, 27 anni. "Il Festival rappresenta una nuova sfida; alzare l’asticella ed avere nuovamente paura di qualcosa". Autore pure del brano di Noemi, Mahmood gioca la carta Blanco. "Con Ale ci siamo trovati quasi per caso la scorsa primavera" racconta Blanco stesso, il bresciano Riccardo Fabbriconi. "Abbiamo buttato giù subito il ritornello e tre mesi dopo, rientrati dalle vacanze, il resto del pezzo. Affrontare Sanremo in due consentirà, speriamo, di abbassarne la pressione godendolo come si deve". Per dissimulare l’ansia della sua prima volta, Dargen D’Amico preferisce invece buttarla sull’ironia. "Se ce l’ho fatta io, possono farcela tutti" ha ammesso a caldo il "cantautorap" milanese, all’anagrafe Jacopo D’Amico, 41 anni, in corsa con "Dove si balla", firmata assieme ad Edwin Roberts, Gian Luigi Fazio e Andrea Bonomo. "Se la mia vita fosse una canzone, in questo momento sarebbe probabilmente ‘Come mai’ degli 883. Non riesco ancora a capire, infatti, perché mi abbiano preso". Due anni fa Le Vibrazioni sono arrivate ad un soffio dal podio grazie a "Dov’è", ora ci riprovano con "Tantissimo". "Il pezzo parla di cicatrici, quelle che ci portiamo addosso e che ci consentono di guardare avanti perché il futuro nasce da ciò che siamo stati, nel bene e nel male" spiegano Sarcina & Co. "Avendo partecipato al Festival 2020, tornarci ora vuol dire anche provare a ricucire col passato, ritrovare un po’ del mondo crollato subito dopo quell’edizione".