Joan saluta con cuore militante e polvere folk

Album e tour d'addio: quattro le date italiane

Joan Baez in tour: quattro le date italiane

Joan Baez in tour: quattro le date italiane

Milano, 22 marzo 2018 - Diamanti, ruggine e rughe. Joan Baez dà l’addio ai concerti con un ultimo tour e un album in studio, crudo acustico e vero prodotto da Joe Henry, vincitore di tre Grammy e produttore di Alain Toussant, Elvis Costello, Ani DiFranco. La frase dedicata a Bob Dylan e questa voce stanca, militante e fiera, ci ricorda che quel che Bob era, nel ruolo, da giovane, e il crooner di oggi. Una giovinezza al contrario, come nel film di Brad Pitt. Joan invece è coerente con la sua storia di pasionaria folk ma ha perso la voce del folk per diventare l’interprete credibile di se stessa in “Wistle Down The Wind”, cover di Tom Waits e Kathleen Brennan, per passare a Another World di Anthony and the Johnson e Anohni, senza dimenticare il mondo dolce e spinoso delle origini con Mary Chapin Carpenter. Poi torna nel suo habitat con “The President Sang Amazing Grace”, scritta da Zoe Mulford dopo la strage di Charleston, e “The Great Correction” di Eliza Gilkyson. La Baez racconta la sua collaborazione con Joe Henry così: “Era una volontà di entrambi poter creare un album insieme. Come previsto, è stato un gioco da ragazzi. Entrambi lavoriamo velocemente e musicalmente siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Mi trovo al meglio con musicisti che sono disposti quanto me a mettersi in gioco e lui ha radunato un gruppo che ha fatto proprio questo. Significa creare ogni canzone da zero”. Album dalle scelte semplici, severa eleganza, ci consegna il diario di una voce che diventa io narrante di un’epoca. Dal 5 agosto Joan è in tour per quattro date italiane.