La musica Jazz invade i quartieri di Milano e dell'hinterland. Dieci giorni di star

Ottanta gli eventi gratuiti e un cartellone fittissimo polarizzato intorno alla Triennale e al Blue Note

Il jazzista Paolo Fresu al Conservatorio reinterpreta a suo modo David Bowie

Il jazzista Paolo Fresu al Conservatorio reinterpreta a suo modo David Bowie

Milano - Un'invasione pacifica della città. Piace a Giuseppe Sala l’idea del festival diffuso che JazzMi porta avanti da sette edizioni. "Pure quest’anno abbiamo un’ottantina di eventi gratuiti e un cartellone polarizzato attorno alla Triennale e al Blue Note, ma capace di diramarsi in tutti i quartieri, quattro parchi, nove municipi e cinque comuni dell’area metropolitana", sottolineava ieri mattina in Triennale il sindaco, intervenendo alla presentazione del festival che quest’anno per motivi contingenti si svolge dal 29 settembre al 9 ottobre e quindi con un mese d’anticipo rispetto alla sua collocazione abituale.

"La visione della città moderna, contemporanea, è fatta di un reale policentrismo e quindi capace di dare ai singoli quartieri vita, dignità, servizi, cultura, divertimento. È profondamente sbagliato pensare di attrarre i cittadini verso le solite location del centro, chiedergli di venirsi a prendere lì la loro dose di cultura, ma dobbiamo cercare di portargliela, questo è un principio generale su cui noi stiamo lavorando da tempo". E così ecco spuntare in cartellone i nomi di Opera, Trezzano, Corsico, Carugate, Rozzano e altri.

Dieci giorni di viaggio nel suono afroamericano che JazzMi articola in più 200 eventi col coinvolgimento di oltre 500 musicisti. Come spiegato da Luciano Linzi, direttore artistico della rassegna assieme a Titti Santini di Ponderosa, il festival fa della varietà e del dialogo tra linguaggi diversi uno dei suoi punti di forza. In Triennale il quartetto di Fabrizio Bosso omaggia Stevie Wonder, mentre al Conservatorio Paolo Fresu reinterpreta a suo modo David Bowie.

Ma ci sono pure Uri Caine & Theo Bleckmann, Claudio Fasoli, Michael Leonhart, Antonello Salis & Simone Zanchini, Ilhan Ersahin, Enrico Rava, Keyon Harrold, Antonio Faraò, Vijay Iyer, il trio brasiliano Azymuth, Jean-Phi Dary, Leff Mills, Avishai Cohen, Craig Taborn. Mentre il palco del Blue Note è prenotato da Matt Bianco, il Billy Hart & Ethan Iverson Quartet, il Jeremy Pelt Quintet, Myles Sanko e Richard Marx.

Fra gli altri italiani in cartellone spiccano le presenze di Venerus e Casino Royale al Dal Verme, di Mario Biondi agli Arcimboldi di Raphael Gualazzi al Conservatorio. Ma anche dell’immarcescibile Bobby Solo e Boogie Boy alla Santeria Toscana 31, per una notte di robusto rock’n’roll dai sapori anni Cinquanta.