Torna la magia di Ice Music sul Presena: "Come una discoteca in Paradiso"

Esperienza unica in igloo e strumenti di ghiaccio a 2.600 metri d’altezza. Concerti da gennaio a marzo

La prima edizione ha attirato ottomila persone  La “sala” è da trecento posti

La prima edizione ha attirato ottomila persone La “sala” è da trecento posti

Ponte di Legno (Brescia), 30 novembre 2019 - Un teatro-igloo, note di strumenti fatti di ghiaccio, a 2.600 metri sul Presena, a cavallo tra Trentino e Lombardia. La seconda edizione di Ice Music, presentata alla Triennale di Milano, è di fatto «un festival musicale, e non solo, che non ha eguali», le parole di Michele Bertolini, consigliere del Consorzio Pontedilegno-Tonale, organizzatore con Apt Val di Sole, Trentino Marketing e Mercedes-Benz. Una cinquantina di concerti tra gennaio e marzo, da Bandabardò ad Elio. «Un’iniziativa che valorizza le nostre montagne anche in ottica olimpica», ha detto il sottosegretario ai Grandi eventi di Regione Lombardia Antonio Rossi. L’anno scorso ottomila spettatori per 52 concerti sold-out, per un evento che ha richiamato l’attenzione di Cnn e Al Jazeera. «Un progetto artistico, ma anche finanziario - afferma il presidente di Apt Val di Sole Luciano Rizzi - approvato all’unanimità. Ragioniamo con gli occhi del turista, non del politico, che non vede confini».

E l’ad di Visit Brescia Graziano Pennati: «Emozioni per un’esperienza rara». Musica, a -8 gradi di temperatura in 45 minuti, per far sì che non si sciolgano gli strumenti (ogni informazione su pontedilegnotonale.com). Ma non solo: «Marionette di ghiaccio progettate dal più grande puparo del mondo, Mimmo Cuticchio. Ed un racconto musicato», ha spiegato il direttore artistico Corrado Bulgaro. Sull’Ice Dom, la struttura che ospiterà i concerti, è intervenuto Bertolini: «Non facile presentare il progetto di qualcosa che dopo tre mesi si scioglie... Grossi palloni fanno da “cassaforma“ per la neve che spariamo sopra, poi ghiacciamo con acqua. Contiene 300 persone». E gli strumenti? «Il ghiaccio, rispetto al legno, è veloce da scolpire ma incredibilmente fragile. Per farlo ho messo le mani nude in un secchio di neve bagnata, a -10», ha spiegato Nicola Segatta, musicista e liutaio. Fabio Sacco, direttore di Apt Val di Sole, ha sottolineato anche la sostenibilità e l’attenzione ai cambiamenti climatici della manifestazione. E Tim Linhart, l’artista che costruisce materialmente l’igloo e gli strumenti: «È come entrare in una discoteca in paradiso».