Disney on Ice, sognando con Minnie: quattro date a Milano

La protagonista Diana Gerosa, lo show per famiglie e il suo amore per i pattini

La protagonista Diana Gerosa in visita nella redazione del Giorno (NewPress)

La protagonista Diana Gerosa in visita nella redazione del Giorno (NewPress)

Milano, 21 novembre 2018 - Bionda, minuta, volitiva, Diana Gerosa è una milanese speciale, innamorata dei suoi pattini e di quel mondo che gira ormai da sette anni con gli spettacoli di Disney on Ice. «Mia mamma pattinava e pure io iniziato a farlo, al Forum di Assago. Avevo quattro anni, ma è stato un colpo di fulmine, una passione che non m’ha più abbandonata», ha spiegato durante la sua visita alla redazione de Il Giorno, parlando della carovana di «Disney on Ice Le Fiabe Incantate», in arrivo a fine mese per 16 spettacoli presentati da Applauso in collaborazione con The Base, al Forum dal 29 novembre al 2 dicembre e al PalaLottomatica di Roma dal 6 al 9. «Ho seguito la carriera agonistica fino ai 18 anni per poi buttarmi nel mondo dello spettacolo, visto che la vocazione ce l’avevo e galà, show di Natale, erano la mia cosa preferita. Ho iniziato a fare spettacoli in Italia e in Europa, poi, sette anni fa ho firmato il contratto per lavorare a Disney On Ice in America.

Gli enormi  studios di Feld Entertainment, società produttrice dello show, stanno a Palmetto, in Florida, ma i tour poi girano i cinque continenti». Per la nostalgia c’è Skype, visto che il lavoro tiene Diana lontana da casa sette-otto mesi l’anno. «Gli show dedicati ai bambini vanno in tournée tra autunno e primavera perché il ghiaccio è più associato alla stagione fredda che a quella calda, anche se poi nei mesi estivi si spostano nell’altro emisfero dove, invece, è inverno con una rotazione di personale e artisti». Al momento le produzioni di Disney on Ice sono 9 e in agenda ci sono 74 paesi. «Topolino, Minnie, Pippo e Paperino, ovviamente, fanno da padroni di casa in tutti gli spettacoli, mentre le fiabe rappresentate possono variare da uno show all’altro. In questo ci sono quattro storie: La Sirenetta, Rapunzel, La Bella e la Bestia e, per la prima volta in Italia, Frozen, una storia un po’ diversa rispetto alle altre amatissima dai bambini, quasi rapiti dalla neve che cala dall’alto sul nostro palcoscenico di ghiaccio. Il viaggio verso le Montagne del Nord per loro è carico di sorpresa e la comparsa del pupazzo di neve Olaf scatena ovazioni da stadio. Io pattino nel corso e cambio tantissimi costumi, perché le storie sono quattro ma i personaggi tanti». Lo spettacolo è frutto di una contaminazione tra il circo e il ghiaccio. «Ariel la Sirenetta, ad esempio, ‘nuota’ a dieci metri d’altezza». E questo con l’ausilio di una tecnologia avanzata (154 proiettori mobili e 10 chilometri di cavi per l’illuminazione, e 40 altoparlanti) trasportata da un capo all’altro d’Europa da 28 tir. Il castello di «Frozen», tanto per fare un esempio, cambia colore a seconda dello stato d’animo e richiede l’opera di 50 animatori. Il pubblico è quello per famiglie nel più ampio senso del termine, sottolineano i produttori. Dai 3 ai 93 anni.