Coltrane l’album perduto del 1963

"È come trovare una nuova camera in una grande piramide", scrive Sonny Rollins

Coltrane

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Milano, 5 luglio 2018 - Scoperta. «È come trovare una nuova camera in una grande piramide» scrive Sonny Rollins, altro “saxophone colossus” del jazz, per la pubblicazione su Impulse! dell’album di inediti “Both Directions at Once: The Lost Album” di John Coltrane. È il nastro, la copia privata di John, delle session gli studi di Rudy Van Gelder a Englewood Cliffs nella prima settimana di marzo del 1963 con i suo Classic Quartet: McCoy Tyner al pianoforte, Jimmy Garrison al contrabbasso, Elvin Jones alla batteria. Van Gelder è l’ingegnere che ha inventato il suono moderno del jazz, il produttore un’altra leggenda, Bob Thiele.

Per l’importanza dei due inediti assoluti, “Untitled Original 11383” è stato dato in anteprima l’8 giugno al New York Times, l’album è stato invece pubblicato in tutto il mondo il 29 giugno. Coltrane registra il 6 marzo, mentre stava suonando con il quartetto al Birdland di Manhattan, il giorno prima dell’incisione dell’insolito “John Coltrane and Johnny Hartman” (Impulse). Il materiale era in parte inedito ma anche gli alternate take di “Impressions” sono una scoperta. Alla fine, Coltrane si portò una copia a casa per riascoltarla con la moglie Naima.

Quella di Rudy Van Gelder non fu mai ritrovata negli archivi Impulse! che dopo 54 anni contattò la famiglia per pubblicare l’album perduto. Il figlio, sassofonista, Ravi Coltrane è uno dei produttori. Il gruppo suona in tensivo relax per tutto il giorno, Trane prova i temi al tenore e al soprano, “Impressions” nel trio senza pianofortesperimentato da Sonny Rollins e Ornette Coleman. Come osserva Danny Bennett, Presidente e Ceo del Verve Label Group, «Coltrane ci permette una visione dall’interno del suo processo creativo, creando un vero contatto con la sua arte. Questo album è un evento culturale».

 

STRUTTURA e interplay sono molto interessanti nei due inediti “Untitled Original 11383” e “Untitled Original 11386”, entrambi al soprano. In “11383” il dialogo è con Jimmy Garrison all’archetto, in “11386” ritorna il tema come punteggiatura fra gli assoli. “Slow Blues” è un magnifico esempio dell’idea di Blue Trane, “One Up, One Down” era stato catturato solo da un bootleg al Birdland e qui Trane dialoga con Elvin Jones. “Nature Boy” è una spremuta davisiana, tutta dentro la struttura melodica del tema, come come “Vilia”, dall’operetta “La vedova allegra” di Franz Léhar. Dove è il suo sax soprano a essere ipnotizzato dal canto di Léhar. La decisione di non pubblicare subito questa seduta forse discende dalla sua libertà rispetto ai codici dell’avanguardia e della ricerca modale di Trane. E la rende ancor più importante. Le 14 tracce dell’edizione deluxe contengono tutti i take della seduta di registrazione.