Bruce Springsteen in concerto: due giorni di mito a San Siro

Due date per Bruce Springsteen al Meazza: in serata e poi martedì 5 luglio per "The river tour"

Bruce Springsteen

Bruce Springsteen

Milano, 3 luglio 2016 - Ma tu ci vai? Ai concerti del Boss. Il tormentone sociale, mondano e social è partito da tempo, perché Springsteen per questa città vale più della sua leggenda musicale, è l’eroe rock di San Siro, con Bob Marley, e i suoi primi due concerti sono da sempre nella sua personale top ten live di sempre. Stasera e martedì Bruce porta davanti al muroverticale del Meazza una parte della sua storia, il “The River Tour”, idea larga di una passione bulimica, l’immensa library di nastri e concerti, take scartati, che è diventata contenuto goloso per piattaforma d’ascolto e collezione del terzo millennio. Da maggio, 17 date in Europa, il raduno dei superfan subito a Goteborg, spezzone dei concerti da settimane su Youtube. Il tour porta a spasso l’idea larga di “The Ties That Bind: The River Collection” (Sony Music), uscito a dicembre, cofanetto retrospettiva di un periodo, come Picasso, della sua storia. Siamo intorno agli anni 1980 di “The River”, 4 cd e 52 canzoni, molti inediti: il doppio album “The River” originale, la prima release ufficiale di “The River: Single Album” e un Cd di outtake 1979/80. Poi 3 Dvd con oltre 4 ore di immagini esclusive (un doppio Dvd con immagini tratte dal famoso show di Springsteen del 1980 a Tempe, in Arizona, e “The Ties That Bind”, nuovo documentario su “The River”) e un libro illustrato contenente 200 scatti rari e inediti più un nuovo saggio di Mikal Gilmore.

È la nuova musica fisica, baby. Se non ti va ti puoi sempre attaccare a un computer e scaricare quella liquida, a piccole dosi. Certo, ascoltare gli ultimi concerti riporta l’emozione forte del suo primo tour italiano, quello di “The River”, a una energetica classicità, ua pubblica lettura della sua opera, sintesi di tutte le Americhe, da costa a costa. Springsteen riscrive il rock bianco e nero, il country e American Graffiti, con un linguaggio potente che discende da Woody Guthrie, il cinema in bianco e nero e gli scrittori fra le due guerre. Lui ci racconta le periferie, fra città e campagna, fabbriche e sogni, di un Paese come solo Bob Dylan, ma con l’ermetismo della poesia e le radici nella nuova letteratura degli anni ‘50 e ‘60, ha saputo fare. Per questo arriva diretto al cuore e accende la mente, accarezza la nostra anima.

Perché è un eroe onesto. Springsteen e Barley Arts di Claudio Trotta sono anche l’esempio di una policy non comune, segnalando anche link le scalette delle precedenti date: http://bit.ly/28Ue7DJ. e mettendo a disposizione su iOS e Android l’app gratuita “Springsteen in Italy”, in italiano e in inglese, con tutte le informazioni logistiche e news in tempo reale (anche sul sito ufficiale brucespringsteenitalia.com). Il titolo di viaggio Atm permetterà di viaggiare sulla rete tutto il giorno, tranne il Passante, digitando ai distributori automatici il sigillo fiscale di sedici lettere, preceduto dalle lettere S.F. presente sul biglietto. Altre notizie su http://www.brucespringsteen.net/