Baby K: "Buenos Aires, passione e tango nella mia Milano"

La star ambienta il suo singolo nella via dello shopping: un brano che mostra un altro lato di me, più artistico

Baby K nella copertina del nuovo singolo ambientato a Milano

Baby K nella copertina del nuovo singolo ambientato a Milano

Milano, 12 marzo 2020 - Amori a serramanico. “Un’altra notte nella città Corso Buenos Aires / Ma i tuoi occhi erano su di me come cento lame“. Sentimenti in subbuglio tra Porta Venezia e piazzale Loreto per Baby K, in radio da qualche giorno col nuovo singolo “Buenos Aires”; viaggio nello sguardo dell’ex di turno incrociato lungo la via dello shopping. E nel video girato da Andrea Folino la passione tagliente dell’incontro è evocata dalla raggiera di coltelli “quasi a guisa de’ raggi d’un aureola”, avrebbe detto Manzoni, che la “Baby” del pop (all’anagrafe Claudia Judith Nahum) porta tra i capelli come la speràda di una Lucia pop.

Claudia, perché Corso Buenos Aires? "Ho voluto prendere alle spalle chi da una mia canzone si aspettava l’ennesima ambientazione esotica utilizzando una citazione glocal. Parlo infatti della città in cui vivo, Milano, evocando però passioni da tango. Anche se il pezzo è tutt’altro che tango".

Insomma, un’Argentina immaginata. Quella che ha sotto casa. "Se gli attori si stabiliscono a Roma, i musicisti prendono casa a Milano. Ho fatto questa scelta due anni fa e non la rimpiango, perché produttori, management, etichetta discografica, radio sono tutti qua. Piuttosto che fare la pendolare preferisco vivermi la vita".

Anche se questo non è esattamente il momento della movida. "Diciamo che sotto questo aspetto ‘Buenos Aires’ può rappresentare un auspicio. In fondo racconta la sensazione che si prova quando passeggiando per strada ci si imbatte in qualcuno a cui ci siamo dati completamente".

Ma la ragazza con la corona di coltelli è ancora la “femmina alfa” di un tempo? "Indubbiamente un’evoluzione musicale c’è stata. Non essendo una cantante creata a tavolino, la mia musica cresce con me. La donna che racconto non è solo quella dei brani estivi (per quanto ingombranti possano essere), ma pure quella intensa e profonda di altri. Mi ha fatto molto piacere, però, scoprire che il video di ‘Buenos Aires’ ha riportato alcuni fans al mood della ‘donna guerriera’ di ‘Femmina alfa’, uscito ormai nove anni fa".

Lei che ha avuto un feeling fortissimo pure con i bambini, pensa di essere cresciuta con i suoi piccoli fans o di averne presi di nuovi un po’ più adulti? "Penso di aver preso un pubblico adulto. Anche se il mio rap tendeva molto al melodico, all’inizio vivevo in una specie di nicchia perché il genere che facevo non era neppure passato in radio. Col tempo mi sono evoluta e quella per la melodia è divenuta una passione viscerale. ‘Buenos Aires’ mostra un altro lato di me, magari un filo più artistico rispetto a quello mostrato nei tormentoni dell’estate”.