Gli Alpini compiono 150 anni. Chi è il fondatore? Il piccolo Comune novarese contro Milano

A Borgolavezzaro sostengono il generale Cesare Magnani Ricotti, l'allora ministro della Guerra che fece firmare il decreto al re. Ma l'idea fu di Giuseppe Perrucchetti da Cassano d'Adda

Alpini

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Chi il 'papa'' del Corpo degli Alpini che nel 2022 festeggia i suoi 150 anni? Anche se sull'atto di nascita delle 'Penne nere' gli storici da sempre si dividono, a Borgolavezzaro, piccolo paese della Bassa Novarese al confine con la provincia di Pavia, non hanno dubbi: il merito è di Cesare Magnani Ricotti, il generale che nel 1872, da ministro della Guerra, fece firmare al re Vittorio Emanuele II il decreto di nascita delle truppe alpine.

Magnani Ricotti era nato proprio qui, nel 1822. E non a caso il suo compleanno, il 200esimo, viene celebrato domani con una tavola rotonda nel teatro del paese. Si parlerà, ovviamente, della nascita del Corpo degli Alpini nel contesto della riforma dell'Esercito regio, con la partecipazione di storici ed esperti da tutta Italia. Non mancheranno le riflessioni sulla contesa sulla paternità originaria della nascita del Corpo, che alcuni attribuiscono all'allora capitano Giuseppe Perrucchetti, milanese di Cassano d'Adda che teorizzò in un articolo sulla 'Rivista militare italiana' la creazione "di un ordinamento militare territoriale della zona alpina". A Borgolavezzaro, naturalmente, tifano per il generale di casa, che ottenne da Umberto I il collare dell'Annunziata, la massima onorificenza del Regno che lo equiparava a un parente del re, fu senatore del Regno e contribui' a fondare il Club Alpino Italiano.

A provare a comporre un quadro condiviso è il presidente della Storica Novarese, Paolo Cirri, esperto e appassionato proprio di storia del Risorgimento italiano. "Il merito di Magnani Ricotti - dice all'AGI - è stato quello di concretizzare un suggerimento che era arrivato da Perrucchetti, dando vita alle truppe alpine e stabilendo di utilizzare personale delle zone di montagna, in virtù della maggiore conoscenza dei luoghi e del territorio, oltre che per ridurre i costi". Quindi, forse, il merito della nascita delle penne nere è da dividere almeno al 50%. Ma certezze storiche a parte, a Borgolavezzaro vogliono soprattutto ricordare il generale e celebrarne comunque i fasti due secoli dopo la sua nascita. Accanto al convegno non mancheranno il concerto della fanfara alpina e la cena sotto le stelle.